Palo rimanda a settembre il pagamento della TASI. La tassa non si pagherà a giugno nei comuni che non hanno emesso la delibera in tempo per il 23 maggio.
Lo aveva annunciato qualche giorno fa, con una nota, il Ministero dell’Economia, dopo le lunghe trattative con i sindaci italiani.
“Il Governo ha deciso che nei Comuni che entro il 23 maggio non avranno deliberato le aliquote – si legge – la scadenza per il pagamento della prima rata della TASI è prorogata da giugno a settembre. Per tutti gli altri Comuni la scadenza per il pagamento della prima rata della TASI resta il 16 giugno”.
La nuova tassa è sui servizi, per questo andrà pagata sia dai proprietari di casa che dagli inquilini, in proporzioni variabili fra il 30% ed il 50.
Ma è subito polemica. Pare che in molto comuni sarà più cara dell’IMU “L’emendamento che il Governo si appresta a presentare sulla TASI, ovvero quello di aggiungere un’addizionale (tra lo 0,1 per mille e lo 0,8 per mille), sulle aliquote massime della TASI, potrebbe portare la beffa che la TASI sia più gravosa dell’IMU”.
Così, Aldo Pugliese – segretario generale UIL di Puglia e Bari. E ancora “Basta esaminare le simulazioni di ciò che potrebbe essere l’impatto della TASI nel 2014 in Puglia. L’addizionale aggiuntiva – spiega Pugliese – ci può dare soltanto un’idea di quello che potrebbe accadere in termini di paragoni, in quanto tutto dipende dalle scelte che faranno i singoli Comuni in termini di aliquota e di detrazioni selettive.
Per questo chiediamo al Governo, come lo chiederemo a tutti i comuni pugliesi, che il Decreto contenga un indirizzo chiaro sulle detrazioni che non dovranno penalizzare i pensionati e i lavoratori dipendenti, in quanto come dimostrano le nostre simulazioni, senza detrazioni in molti casi la TASI è più ‘salata’ dell’IMU”.