Svelato il mistero di ‘Uannàcedè’. Intervista a Tony Alberga, colui che ha donato a Palo l’installazione rosso fuoco

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Svelata l’identità del donatore dell’installazione ‘Uannàcede’ che nelle ultime ventiquattro ore ha fatto sorridere i palesi, è diventata un hastag e un tormentone sui social. E‘ Tony Alberga, responsabile dell’agenzia immobiliare Casagency, presente da anni sul territorio e operante su Altamura, Napoli, Caserta, Fasano e San Severo. Intervistato da noi di PalodelColle.Net, il giovanissimo imprenditore palese ha svelato il mistero di ‘Uannàcede’ la scritta rosso fuoco che da ieri capeggia in piazza santa Croce.

Domanda – Come nasce l’idea di questa installazione?

Risposta – Per i dieci anni di attività di Casagency pensavamo di mettere in risalto  le nostre tradizioni e la cultura di Palo.  Volevamo ringraziare i palesi e chi lo è diventato d’adozione per averci dato fiducia. Abbiamo pensato di mettere nel salotto di Palo un divano per i più piccoli, infatti l’installazione è pensata per sostenere un bambino di dodici anni. ‘Uannà cedè’ è una frase tipica del dialetto palese.

Domanda – E’ stata una strategia di marketing la vostra?

Risposta – Principalmente lo abbiamo fatto per far sorridere la gente ma nello stesso tempo c’è il ritorno per la nostra attività.

Domanda – Vi aspettavate tutto questo successo?

Risposta  – Inizialmente no, poi la cosa è diventata virale e ci ha fatto tanto piacere vedere i bambini sorridere nelle foto pubblicate sui social. La cosa più bella è stata vedere modificata l’immagine del  profilo facebook di alcuni utenti.

Domanda – ‘Uannàcede’ è diventato un hastag. Da oggi si penserà subito a Casagency?

Risposta – E’ quello che mi auguro, un ritorno di immagine perchè penso di aver fatto una cosa di carina per tutti.

Domanda – La gente investirà  a Palo?

Risposta – Spero. Anche perchè chi investe da noi potrà godere delle attività che di volta in volta faremo nel nostro paese. Per i dieci anni organizzeremo una giornata, il 25 aprile, dedicata allo sport nel centro Alisei. Per il 3 maggio abbiamo in serbo un’altra piccola sorpresa.

Domanda – Da questa vostra iniziativa si è imparato che ci vuole ben poco a Palo per attirare e coinvolgere la gente. Pensi che si possa fare di più anche come privati?

Risposta – Assolutamente! Innanzitutto come privati. Ci vuole solo un po’ di coraggio. Quando abbiamo pensato all’idea abbiamo tenuto conto anche delle critiche che sarebbero arrivate, per fortuna al momento sono tutte sterili. Grazie alle critiche però negli anni siamo cresciuti e abbiamo trovato il coraggio, lo stesso che di volta in volta trasmettiamo nel nostro lavoro, nelle nostre idee e soprattutto ai più giovani.

Domanda – E’ da tanti anni che lavorate su Palo. C’è stata una crescita?

Risposta – Ultimamente c’è stata una ripresa anche se a livello commerciale continua ad essere carente e questo lo nota soprattutto chi viene da fuori. Ma su questo si può lavorare tutti assieme.

Che fine farà adesso l’installazione?

Risposta – La doneremo al Comune diventando di tutti. Abbiatene cura.