A Marzo 2013 noi di PalodelColle.net avevamo intervistato il sindaco Domenico Conte circa il problema ?discarica? situata all?ingresso del Paese e la sua messa in sicurezza. Carte alla mano il primo cittadino aveva dimostrato come non sussistesse nessun pericolo di tossicità dell?aria e delle falde acquifere e come il problema fosse stato più volte sottoposto all?attenzione della Regione Puglia.
A distanza di 8 mesi i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico hanno eseguito il sequestro probatorio della discarica. Il provvedimento e? scaturito dall?inosservanza delle prescrizioni stabilite nel progetto di chiusura e messa in sicurezza dell?impianto. Sono in corso accertamenti per l?entita? del danno ambientale ed eventuali responsabilità per omessa manutenzione, sorveglianza e controllo.
Cos?è andato storto? Com?è possibile che nonostante si sia dimostrato che tutti gli esami delle falde e del percolato siano nella norma si decida di procedere al sequestro del sito? Inghippo burocratico o cosa?
Intanto riproponiamo l?intervista a Conte del 3 Marzo 2013
Qualche settimana fa la tv locale e nazionale ha acceso i fari su Palo del Colle e l?ex discarica comunale alle porte del Paese. Il pericolo lanciato era quello di inquinamento della falda acquifera, dell?aria e della terra. “Bombe ecologiche” a cielo aperto e “fumi tossici” inquietanti. Noi di Palodelcolle.net abbiamo chiesto spiegazioni al sindaco Conte, che così in un?intervista:
DOMANDA – Tolto il coperchio ad un vaso di Pandora molto pericoloso. Quella discarica per la dismissione della quale erano stati previsti, illo tempore, secondo il progetto dell?ing. Carella, circa 800mila euro, non solo non è mai stata dismessa ma è oggi motivo di polemiche e preoccupazioni. Cosa è successo?
RISPOSTA – In realtà non si è scoperto nessun vaso di Pandora perché il problema dell?ex discarica era già attenzionato dal momento in cui mi sono insediato, anche grazie alle segnalazioni delle associazioni presenti sul territorio interessate all?argomento. Nel 2011 avevo già dato mandato al comandante di Polizia municipale di eseguire le analisi dell?aria, del suolo e dell?acqua anche del 2012. Nello stesso anno la Regione Puglia con una comunicazione ci informava che il finanziamento di circa 300mila euro relativo alla bonifica della discarica ci era stato de-finanziato in quanto non andava bonificata ma soltanto messa in sicurezza. Nella stessa nota però, l? Ente si impegnava a reperire ogni possibile fonte di finanziamento utile ad attuare il progetto in questione. Sono tornato in Regione a giugno 2012 per discutere col dirigente sul dar seguito alla messa in sicurezza ma ad oggi non ho ricevuto risposta. A questo punto io mi chiedo dobbiamo comunque spendere quello che abbiamo in cassa (circa 500mila euro, ndr) con il rischio di non avere una messa in sicurezza funzionale? oppure dobbiamo attendere ancora cofinanziamenti da parte della Regione? E se aspettiamo invano fondi che non arriveranno mai? Questi sono i miei grossi dubbi da amministratore. Comunque sia, nei prossimi giorni dobbiamo adottare delle decisioni drastiche per mettere mani su quella discarica che, dal 2004 ad oggi, non ha visto ancora l?attuazione. Questo è un altro problema storico ereditato dalla mia amministrazione. Ad ogni modo lo faccio da cittadino, non da sindaco e dichiaro che non ci sono assolutamente problemi per la nostra salute perché ho ricevuto la relazione di un chimico sui prelievi fatti in quella discarica in cui si può leggere che: “i valori dei parametri esaminati sono tutti inferiori alle concentrazioni solide di contaminazione delle acque sotterranee, non facendo dunque riscontrare tracce di inquinamento della falda. Per quanto riguarda le caratteristiche del percolato prodotto dalla stessa discarica i valori riscontrati nel rapporto di prova eseguito nel 2012 non hanno evidenziato alcuna caratteristica di pericolo”.
DOMANDA –Tuttavia il problema eternit rimane.
RISPOSTA – Il fatto che quel luogo sia un sito dove abbandonare rifiuti più o meno tossici è un problema di inciviltà ed esiste su tutto il nostro territorio, per altro molto vasto. Tuttavia il Comune si assume dei costi perché ogni mese venga rimosso l?eternit e il materiale di risulta vario. Dopo qualche giorno ritorna tutto come prima. E? un problema di inciviltà. Non ha nulla a che fare con l?inquinamento della falda acquifera, dell?aria, delle cicorie, degli ulivi delle mandorle che poi noi mangiamo. E? molto grave quello che è stato detto perché si potrebbe pensare che i prodotti della terra di Palo del Colle siano inquinati. ?Striscia la notizia? ha creato timori in coloro che acquistano ad esempio l?olio extravergine d?oliva da produttori di Palo del Colle.
DOMANDA – E i fumi?
RISPOSTA – Ho accertato che ci sono 3 punti da cui fuoriesce del fumo di combustione dovuto all?entrata di ossigeno provocata da un lieve cedimento del terreno. Nessun gas nocivo.