Programma Conte: libro dei sogni o realtà?

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Dopo cinque anni di amministrazione Conte è d’obbligo tirarne le somme, constatare se quel famoso ‘libro dei sogni’ sia rimasto tale o sia diventato realtà.


In un’intervista rilasciata al mensile ‘Il Resto’ di aprile 2011, il giovanissimo futuro sindaco presentava i punti qualificanti del suo programma elettorale partendo proprio dal tessuto sociale, dichiarando: “penserò innanzitutto a punti di incontro in modo tale da far uscire la gente per strada, confrontarsi, dar vita a nuove idee; la riqualificazione delle periferie: vorrei che il Comune patrocinasse gratuitamente delle attività momentanee, tipo bar, a privati che a loro volta però si impegnino nel riqualificare il territorio abbellendolo con il verde, giostre per bambini, servizi ai cittadini. Vorrei mettere in primo piano quelle persone in difficoltà, con problemi psichici e fisici e creare punti di aggregazione all’interno degli uffici comunali, per cercare di aiutare anche i famigliari”.

L’attuale situazione delle periferie palesi è identica a quella di cinque anni fa. Niente verde (almeno che non si voglia sostenere la tesi che un parchetto, per la metà in cemento, su via Auricarro debba essere considerato l’unico verde del Paese!) nessuna giostrina per bambini, nessun servizio ai cittadini. La gente esce di casa sempre meno, perché negli ultimi anni la criminalità organizzata ha preso pieno possesso del territorio. Problema certamente non imputabile al sindaco Conte il quale ha cercato, nel suo piccolo, di affrontarlo senza ottenere risultati. Interessante il primo palinsesto dell’estate palese sotto l’assessorato di Tricarico che ha visto esibirsi in piazza artisti del calibro di Nick The Nightfly, La Rimbaband, l’Orchestra sinfonica della Provincia, un complesso jazz contemporaneo; o ancora il tentativo di creare il primo festival rock del Paese, abortito dopo le prime esibizioni perché la cittadinanza non gradiva il volume della musica. Col cambio casacca la cultura a Palo del Colle è tornata la stessa di sempre: massima espressione di creatività la festa del Santissimo Crocifisso. Grande soddisfazione invece per lo sport che ha raggiunto livelli agonistici importanti portando a casa medaglie e riconoscimenti.

Punti di aggregazione all’interno degli uffici comunali? Non ci risulta. Indiscutibile però la completa disponibilità del primo cittadino, sempre reperibile e pronto al confronto.


Proseguiamo. Nella stessa intervista Conte aggiungeva: “Dal punto di vista tecnico la prossima amministrazione dovrà occuparsi del Pug (Piano urbanistico generale), quindi far partire le lottizzazioni, comparti ecc, il che significa nuove urbanizzazioni, postazioni di lavoro. Dal punto di vista culturale avrei un progetto a lungo termine: abbattere l’attuale mercato ortofrutticolo e spostarlo nel terreno attiguo alle poste, più ampio e comodo, e realizzare al suo posto uno spazio attrezzato per spettacoli di giovani compagnie teatrali e quant’altro”.

Come tutti sanno il Pug è stato l’argomento più spinoso e complesso di sempre per i noti interessi che gli gravitano attorno, le innumerevoli incompatibilità dei consiglieri coinvolti, errori tecnici, cavilli burocratici e ostacoli posti addirittura dalla Regione Puglia. Tuttavia, in attesa di approvazione, i proprietari terrieri hanno continuato a pagare tasse su lotti potenzialmente edificabili ma ancora bloccati. In un quadro di profonda crisi generale, già in atto prima che Conte si candidasse, anche Palo ha ceduto sotto i colpi della disoccupazione dilagante. Il settore dell’edilizia è morto, il terziario latita, le attività commerciali chiudono, tranne il colosso della macellazione carni che, invece, allarga il proprio business mettendo all’interno dello stabilimento anche la vendita al dettaglio con prezzi che non hanno concorrenza. E allora si pensa all’agricoltura, visto che Palo è circondata da campagne e splendide coltivazioni di ulivi e verdure. No, perché è il caso di dire che la criminalità abbia fatto terra bruciata e i contadini, più volte derubati e aggrediti, rinunciano al proprio ‘oro’.

Per quanto riguarda il mercato ortofrutticolo, è ancora un mercato ortofrutticolo. Il progetto di Conte non è mai stato neanche abbozzato e la cosa andrebbe anche bene se il mercato non fosse occupato da sparute bancarelle, se si sostenesse l’agricoltura, si pensasse alle filiere, si aiutassero anche i piccoli imprenditori. Del resto il futuro è bio, è sempre più vegetariano e sempre meno carnivoro, lo dice il resto del mondo al passo coi tempi, lo consiglia la medicina, gli scienziati che si occupano di inquinamento ambientale. Secondo gli ultimi studi mondiali (fonte Ansa) “il 74% delle emissioni dei gas ad effetto serra sono provocate dai bovini”. E’ evidente che la salute dei cittadini, l’informazione e l’ambiente poco importino a questa amministrazione; conferma ne è l’argomento rifiuti a Palo del Colle. La Lombardi Ecologia, azienda regolarmente vincitrice di gara, non ha mai offerto alla cittadinanza i servizi previsti dal proprio protocollo d’appalto. I risultati, pessimi, sono sotto gli occhi di tutti con gravi conseguenze economiche per le tasche dei cittadini.


A proposito di quello che non era stato fatto dall’amministrazione Viola, Conte aveva dichiarato: Non è stato fatto nulla per la cultura e l’edilizia è morta”. Forse oggi la sua risposta sarebbe diversa.

Motivo d’orgoglio per Palo invece è il Rigenera diretto dal giovanissimo Nicola Vero, vivace contenitore culturale, figlio delle Politiche giovanili della Puglia di Vendola, nato grazie a Bollenti Spiriti che per anni ha stanziato fondi per la riqualificazione o nascita di laboratori urbani.

Chapeau a Conte per il suo coraggio e tenacia nell’affrontare l’Anas impedendo l’utilizzo delle mine per accelerare i lavori della bretella sulla ss 96, progetto voluto e ottenuto proprio dalla sua amministrazione. Questo forse è lo spirito che ci si aspetterebbe in tutte le decisioni prese da un sindaco.