I suoi lavori manuali hanno arricchito le vesti delle statue sacre di Palo del Colle ed impreziosito il tradizionale corredo di tantissime famiglie della nostra comunità. Lillina Stancarone, all’età di 81 anni da poco compiuti, continua instancabile a realizzare veri e propri capolavori fatti di fili colorati e d’oro.
Attraverso un’intervista ci ha raccontato la sua storia.
Domanda – A che età hai cominciato a ricamare?
Risposta – Mi ricordo che volevo diventare maestra, ma mio padre decise diversamente. Dovevo stare dove c’erano solo le donne: quindi all’età di nove anni cominciai a frequentare l’istituto delle suore di clausura di Palo del Colle, per imparare l’arte del ricamo. Mi bastò realizzare una camicia da notte… subito le suore avvertirono i miei genitori, dicendo loro che il mio futuro doveva essere quello: ricamare, avevo il dono per farlo. A sedici anni avevo già la mia clientela a casa e decisi di non lavorare più per il convento. Solo una cosa non riuscì ad imparare da loro: a ricamare in oro, quello l’ho imparato da me, tutto da sola.
Domanda – Quali sono i tuoi lavori più importanti?
Risposta – Ho realizzato tantissimi corredi per molte famiglie di Palo del Colle, ma ho anche realizzato l’abito per la Madonna della Porta, protettrice di Palo. A Bari vecchia realizzai un vestito ricamato in oro per la Madonna del Rosario. Ho realizzato nei minimi dettagli anche il vestito, il colletto e le scarpe dei Santi Medici. A soli diciotto anni ho realizzato il piviale di San Rocco, è tutto in oro.. sono orgogliosa di averlo realizzato per il mio paese, Palo del Colle.
I suoi lavori possono essere considerati come un vero e proprio patrimonio per la comunità palese: ogni pezzo è unico ed originale, proprio come un quadro o un’opera d’arte.