Palo: un presepe “casalingo” alto due metri con quasi cento statue animate

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La costruzione del presepe nelle proprie case è una tradizione molto sentita e diffusa su Palo del Colle e non solo.

Natale è tradizione, cultura e famiglia: attorno ai simboli di una delle festività più attese dell’anno si creano rituali, ricordi e storie da tramandare. Quella che andremo a raccontare oggi è quella di Rosa, cittadina di Palo del Colle, ex maestra di scuola d’infanzia, che porta avanti una tradizione natalizia speciale: un presepe animato, largo un paio di metri e profondo altrettanti.

Un intreccio di spilli, muschio, carta roccia e cassette della frutta ogni anno danno vita ad un presepe curato nei minimi dettagli, in continua espansione. Ad oggi nel presepe realizzato da Rosa e dalla sua famiglia si contano sessanta mestieri antichi, alcuni ormai inesistenti. Quasi un centinaio di piccole statue, meccanicamente in movimento, riproducono le operazioni quotidiane di fabbri, massaie, contadini ed artigiani. Guardando tra le fessure si possono scorgere particolari curati nei minimi dettagli, come un mazzo di carte napoletane grandi forse qualche centimetro, o simpatiche massaie intente a realizzare orecchiette.

Noi di PalodelCollenet abbiamo intervistato la signora Rosa, che ha aperto le porte della sua accogliente abitazione, inebriata da questa vera e propria opera d’arte.

Domanda – Quanto tempo impiegate a montare tutto?

Risposta – Iniziamo all’incirca da ottobre e per terminarlo ci vogliono due settimane. Un po’ per volta coinvolgiamo tutta la famiglia durante la costruzione. I nipoti più piccoli accartocciano la carta roccia, i grandi si passano gli spilli e i vari personaggi con i loro meccanismi. Il nostro presepe ha due opzioni: rimanere statico oppure in movimento, come se ogni piccolo personaggio stesse compiendo l’azione del proprio mestiere. Le statue più antiche sono posizionate in alto, e al centro è posizionata la natività.

presepe palo del colle

Domanda – Da dove nasce questa tradizione?

Risposta – Dai miei genitori e a mia volta l’ho tramandato alla mia famiglia. Gilda (sua figlia ndr) realizza un presepe simile. Ogni anno aggiungiamo un pezzo, e ogni anno non è mai uguale a quello precedente. Abbiamo anche installato dei percorsi d’acqua che si snodano in questo presepe alto quasi due metri. Sarebbe bello poter partecipare a dei concorsi durante il periodo natalizio, dedicati proprio a questa tradizione che si tramanda da tantissimi anni: sul nostro territorio ci sono molte famiglie che realizzano presepi simili.

Lo sguardo si perde all’interno di questo pezzo autentico di devozione, arte e tradizione: ogni piccolo scenario è coerente con tutto il resto, rievocando un sentimento nostalgico per mestieri quasi scomparsi.