Nessuna speranza di assunzione per gli operai della Lombardi, ma il consiglio chiederà un tavolo tecnico alla Cogeir

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Che fine faranno i dieci operai precari della Lombardi rimasti senza lavoro? Perchè non sono stati assunti dalla Cogeir, nuova azienda appaltatrice per Aro Ba2 che gestisce il servizio di igiene urbana a Palo? L’attuale amministrazione, a contratto stipulato,  potrebbe riaprire le trattative aziendali chiedendo di rivedere alcuni punti su costi e personale?

Queste le domande che oggi gli ex lavorati Lombardi hanno posto alla sindaca Zaccheo, ai consiglieri Conte e A. Amendolara e al comandante della Polizia Municipale Floriello in un incontro a palazzo san Domenico.

Conte: “Secondo il piano redatto dalla Esper, azienda leader del settore, su Palo bastano 26 unità lavorative per espletare il servizio di igiene urbana. Tuttavia le alternative si possono trovare. Ai precari non ho mai promesso nulla ma ho solo detto che mi sarei impegnato per cercare una soluzione. Quando ero sindaco si decise di subappaltare: la vecchia azienda decise di avvalersi della loro collaborazione a tempo determinato non potendo coprire tutti i turni come previsto per via di ferie, permessi, malattie, legge 104 e via discorrendo. Ora l’azienda dice che non assume ma non si sa mai più avanti cosa può succedere. Le soluzioni vengono fuori con le trattative. Questa non è politica clientelare ma è fare tanto per i cittadini. Se creassimo le condizioni, facendo notare all’azienda che non svolge un buon servizio perchè carente di unità allora si potrebbe chiedere di inserire altri lavoratori a tempo determinato”.

Zaccheo: “Non si può continuare ad alimentare false speranze perchè l’azienda non ha nessun obbligo legale ad assumere altri operai. Tutto questo non è nella norma, non lo prevede la legge; per essere assunti bisogna presentare curriculum, fare una selezione limpida e cristallina. Ad oggi la Cogeir con quello che l’ente paga  non può sostenere altre assunzioni, quindi la soluzione nell’immediato non c’è. La mentalità clientelare sta nel fatto di chiedere e mai proporre; bisogna dare dignità alla gente non si può continuare a chiedere un lavoro, pagare le bollette, i farmaci. Basta con i detti e i non detti, le promesse: creiamo le condizioni, nuovi progetti, le cooperative sociali. Il contratto della Cogeir rispetta i termini di legge quindi pur volendo arrampicarci sugli specchi non si può risolvere questa situazione. Tra l’altro un’azienda già all’assunzione prevede un piano ferie, malattie, ecc, calcola già i turn over, quindi perchè dovrebbe venir meno del personale?” 

A. Amendolara: “Ai tempi il consiglio fu chiamato a ratificare un piano voluto e sottoscritto da Conte e gli altri sindaci. In fase iniziale nel capitolato si sarebbe potuto intervenire, ora non più. Non solo, Conte ha stipulato con la Cogeir un contratto più oneroso e con meno servizi, quindi richiedente meno manodopera. Io ho sempre ribadito che si potevano eliminare alcuni servizi molto costosi, come la spazzatrice 6 giorni su 7 e aumentare il numero dei lavoratori. In quell’appalto è stato inserito un centro comunale di raccolta che a Palo non esiste. L’unica soluzione è quella di interloquire con l’azienda e chiedere di venirci incontro rivedendo alcuni punti”.

Stranamente tutti d’accordo sul da farsi, il consiglio sarà compatto nel chiedere alla Cogeir un tavolo tecnico in cui poter rivedere la questione assunzioni. In cantiere anche il progetto di seguire e sostenere, tramite le commissioni, la nascita sul territorio di nuove cooperative di tipo b.

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