Le note rock di Matteo Palermo riecheggiano in un antico castello disabitato a Binetto: lo storico edificio ha ospitato le riprese del video trailer in uscita oggi

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Aveva immaginato di incontrare Nietzsche e prendere un caffè con lui, quando ha scritto i brani del suo primo disco da solista Matteo Palermo. Ad un anno dalla pubblicazione dell’EP, “A coffe with Nietzsche”, il chitarrista e cantautore pugliese, decide di trasportare quelle melodie in un antico Castello baronale. Ufficialmente in uscita oggi, 11 dicembre, su youtube il video trailer girato dal giovane videomaker Giuseppe Chirico fra le mura dell’ottocentesco palazzo che sorge nel cuore di Binetto.

Un luogo fiabesco che riporta indietro nel tempo chiunque abbia la fortuna di solcare il ligneo portone che conduce alle sue suggestive stanze. Una struttura rimasta per anni abbandonata ed oggi chiusa al pubblico, che vanta una storia degna di essere raccontata. A riaccendere i riflettori sul castello, dunque, questo video che racconta in breve la nascita di “A Coffee with Nietzsche” attraverso un’atmosfera onirica. E’, infatti, nel cortile sormontato da maestosi loggiati che Matteo Palermo si ritrova, come catapultato in un sogno e, salendo su per le scale inizia la sua avventura fra quelle mura ricche di storia.

Le riprese all’interno del castello sono state possibili grazie alla disponibilità dell’attuale proprietario dell’edifico storico, il dott. Cataldo Tarantini LeoneBarone di Vernole e Marchese di Melpignano“. E’ lui che ha avviato una lunga e complessa ristrutturazione per riportarlo allo splendore di un tempo.  L’attuale storico palazzo sorge su ciò che fu un castello risalente all’anno 1000, di cui sono ancora visibili i suggestivi e labirintici sotterranei e fu costruito dalla nobile famiglia dei D’Amely Melodia, feudatari baresi che a partire dal XVIII secolo hanno governato a lungo Binetto. Qui, tra loggiati, soffitti affrescati, altari nascosti, Matteo Palermo, con la sua band composta da Stafano Ninni (batteria) e Domenico Colangelo (basso), ha fatto risuonare la propria musica regalando nuova vita a questo tesoro nascosto di puglia, un prezioso castello.

Il brano racconta l’incontro immaginario tra l’artista e il famoso filosofo tedesco, a partire da un episodio tratto dalla biografia di Nietzsche: per strada, l’artista nota il filosofo che abbraccia un cavallo piangendo perché il cocchiere lo picchiava. Lo invita a prendere un caffè chiedendogli spiegazioni sulla sua reazione e così inizia una discussione sul rapporto tra uomo e natura, toccando temi come la morte di Dio, il ciclo ripetitivo delle cose della vita, il superuomo. Questo singolo è stato scritto per lanciare un messaggio alla società sempre più protesa e ricercare modelli e/o algoritmi perfetti. Una sorta di ritorno alla semplice umanità.