Ricordate i tanto discussi sfalci di potatura abbandonati alle spalle dell’ufficio postale assieme ad altro materiale di risulta lasciato dalla ditta che si era occupata dell’installazione della banda larga? Sì, quelle enormi cataste di rami che da gara d’appalto spettava al Comune conferire presso un sito di compostaggio per raggiungere il 5% di differenziata entro fine giugno? Gli stessi rami che furono trinciati, mai smaltiti e lasciati sul posto compattati col terreno?
Ecco, qualcosa proprio non è andato nel verso giusto, perchè è da tre giorni che la terra brucia e l’aria è irrespirabile. A segnalarlo alla stampa proprio i residenti della zona che denunciano: “Questo è lo schifo che da tre giorni io ed altre famiglie che viviamo nei pressi dell’ufficio postale stiamo subendo. Non possiamo aprire le finestre con queste giornate calde. È una puzza di tipo plastico o non so che sia, ma sentiamo come se stia bruciando plastica o gomme ed è irrespirabile tutto il giorno. Vorrei solo sapere colui che ha autorizzato a versare su quel suolo questo materiale che dovrebbe essere smaltito diversamente e siamo già al terzo giorno. Ditemi voi se noi dobbiamo sempre subire”.
Focolai innescati da fuochi pirotecnici e mai spenti del tutto, su un terreno ricco di materiale facilmente combustibile, nel cuore del Paese.