Dopo giorni di attesa, denunce, dati in crescita, tamponi, la direzione di Siciliani spa, l’azienda di lavorazione della carne che conta al suo interno ormai numerosi casi Covid-19, a mezzanotte del quarto giorno di vicenda che sta coinvolgendo l’intero hinterland barese, ha pubblicato un comunicato su Facebook (https://www.facebook.com/groups/1418045548435490/2575505052689528/?comment_id=2575620572677976¬if_id=1587414189153139¬if_t=group_comment_follow).
“Controllo quotidiano della temperatura, distanziamento delle postazioni lavorative, fornitura dei dispositivi di protezione individuale, sanificazione periodica a cura di imprese specializzate, e tutte le altre cautele e misure del protocollo sono state implementate, come gli stessi lavoratori potranno confermare” è quanto si legge nel testo in cui si sottolinea chiarezza e trasparenza dell’azienda. Riguardo ai 100 tamponi effettuati sui dipendenti del comparto macellazione la direzione generale fa sapere che: “Nell’ottica della trasparenza, dimostrando con i fatti che la salute dei lavoratori costituisce per la società un interesse primario, la Siciliani ha programmato di concerto con le autorità sanitarie, l’esecuzione di una importante campagna di circa cento tamponi orofaringei che ha prevalentemente interessato i lavoratori del reparto in questione. I risultati sono quelli che ormai tutti conoscono. Circa trenta lavoratori sono risultati positivi”. La cosa incredibile e che l’azienda tiene a far sapere è che “tutti i soggetti positivi ai test condotti in azienda sono del tutto asintomatici e che l’approccio innovativo adottato ha condotto all’identificazione di positività che altrimenti non sarebbero emerse”.
Intanto le comunità baresi attendono con ansia il risultato dei 400 tamponi che l’azienda Siciliani ha dovuto fare al resto dei dipendenti a fronte di dati allarmanti e soprattutto la decisione in merito alla chiusura dello stabilimento da parte del Dipartimento di Prevenzione.
