Ai tempi del Covid si continua a difendere il diritto allo studio, ma anche la tutela della salute, soprattutto dei più piccoli. Così si ripensa a un nuovo modello di Scuola, fatto di più lezioni all’aperto, nei giardini, nei parchi, nei cortili. Fatto di corresponsabilità e co-partecipazione della comunità e delle famiglie. E’ quello di cui si è discusso nell’incontro tenutosi venerdì al Rigenera, tra associazioni (Genos e Antenore-Guaccero), genitori, terzo settore e le dirigenti Buono e Giandola, dei due Istituti comprensivi statali di Palo del Colle. “La Scuola che vogliamo” mira alle coscienze dei cittadini, parti attive nel percorso formativo dei più giovani, perchè “L’ambiente di apprendimento non si esaurisce all’interno delle quattro mura scolastiche ma coinvolge la comunità tutta nella crescita consapevole, volta a una cittadinanza attiva, delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi”. Così Palo del Colle aderisce al ‘Manifesto delle scuole diffuse in Puglia’ con delle proposte innovative per evitare che la Scuola si trasformi in mero presidio sanitario. L’obiettivo invece è quello di migliorare gli ambienti educativi, ampliando gli approcci didattico-educativi e metodologici.
“Ormai – si legge nel Manifesto – è tempo di intraprendere un percorso che ripensi alla Scuola in un’ottica completamente rinnovata, non solo per rispondere all’emergenza sanitaria di questi mesi, ma soprattutto per dare il giusto valore alla socialità e alla vita relazionale dei bambini attraverso l’ascolto attivo dei loro bisogni”. Nell’incontro con le dirigenti si è parlato di spazi aperti, outdoor education, sinergia scuola-famiglia, formazione, progettazione e partecipazione. Sempre disponibili all’ascolto le dirigenti Buono e Giandola si dicono pronte ad affrontare un cammino comunitario in un particolare momento storico in cui il Covid ha insegnato a tutti la resilienza e l’importanza di saper fare squadra, reinventandosi!