“Scrivo perché ho l’esigenza di stare bene, di rifugiarmi nella mia terapia personale, senza gravare su nessuno“: per Annamaria Pazienza è questo il significato della scrittura. Lei, giovane autrice palese, ha presentato presso il laboratorio urbano Rigenera la sua seconda pubblicazione letteraria.
Ora un pubblico più vasto la attende, quello della seconda edizione del Salone del libro e dell’editoria di Napoli, nella suggestiva sede di Castel Sant’Elmo, al Vomero.
“Una bellissima vetrina e un riscatto personale; sarà ancora un’ottima occasione per divulgare le mie idee“, commenta Annamaria a PalodelColle.NET
“Mi ridai un po’ di blu?” è il titolo del suo libro: una scelta cromatica ben precisa, frutto di studi collegati alla neuropsichiatria e alla psicologia. “Il protagonista del mio libro ha bisogno di calma, e il blu è il colore giusto per dargliela. Il blu è spesso associato alla dipendenza, ed è proprio quello che prova Marco“, bruciato da un amore che ha innescato un’ossessionata astinenza quando bruscamente gli è stato portato via. Questo è il contenuto delle lettere che Marco scrive ad Andrea, il suo amore ormai perduto.
La scrittura di Annamaria è immediata e forte, breve e tagliente. In un momento storico dove ogni parola è carica di molteplici significati, essere uno scrittore emergente significa portare con sé anche la responsabilità del messaggio che viene divulgato: il suo è un linguaggio scevro da qualsiasi pregiudizio e libero di accettare tutte le sfumature dell’essere umano, in quanto tale.
Per maggiori informazioni, ecco il profilo Facebook ufficiale della giovanissima scrittrice di Palo del Colle: https://www.facebook.com/annamariapazienzascrittrice/