“La vera barriera non è architettonica ma culturale”, così il giovane segretario del Pd di Palo del Colle, Tommaso Amendolara ha introdotto l’incontro al laboratorio urbano Rigenera sulla tutela dei disabili. E’ proprio dalle tematiche sociale che riparte l’attività del Partito Democratico in vista delle amministrative di giugno “perché – ha spiegato il segretario – questi temi dovrebbero essere i primi di un programma elettorale e non gli ultimi come spesso accade”.
Al centro del dibattito la proposta di legge sul Dopo di noi, scritta dall’onorevole Gero Grassi approvata alla Camera con ben 374 voti favorevoli e 75 contrari. “La priorità è quella di rendere una persona disabile indipendente, alla pari degli altri anche dopo la morte dei propri genitori. Attualmente esistono strumenti di monitoraggio, come la Pua (Porta unica di accesso) fondamentale per l’integrazione socio-sanitaria e l’accesso dei cittadini a tutte le opportunità offerte dalla rete locale dei servizi sociali e sanitari.
Questi servizi sono offerti da una città come Bitonto, mentre Palo ne è assolutamente sprovvista” ha spiegato Maria Alberga, componente del coordinamento provinciale Pd. E dopo l’intervento del medico palliativista Anna Zaccheo che ha raccontato quanto “spesso un malato non riesce a morire in pace perché teme di lasciare solo un figlio o un fratello disabile” è stato lo stesso onorevole Grassi a parlare di un disegno legislativo che vuole tutelare i disabili dopo la morte di chi si è preso cura di loro per tutta la vita. “Abbiamo pensato di ‘sostituire’ i genitori con qualcuno giuridicamente legittimato a prendersi cura del disabile. Inoltre – ha spiegato il parlamentare – è prevista la costituzione di un fondo con risorse pubbliche e private e una serie di agevolazioni fiscali per chi fornisce risorse finalizzate alla tutela e all’assistenza dei disabili gravi. Il privato potrà inserirsi nel pubblico nel massimo rispetto della dignità del malato. Ma – ci tiene a specificare Grassi in seguito alle polemiche del Movimento 5 Stelle in Parlamento – il privato non potrà sostituire il pubblico. Il testo di legge unificato ha l’obiettivo di evitare la sanitarizzazione dei casi più gravi nel momento in cui vengono a mancare i parenti che li hanno seguiti, consentendo loro di continuare a vivere nelle proprie case o in case-famiglia”.