Inizia tutta in salita la campagna elettorale di Conte. Una delle quattro liste della sua coalizione, Vivere Palo del Colle, è stata ricusata dalla Commissione elettorale presieduta da Rachele Grandolfo.
Il motivo? Pare che la lista risulti sottoscritta da un numero di elettori inferiori ai 175, il minimo richiesto dalla legge. Questo perchè manca il numero di documento di identità di alcuni sottoscrittori o la dicitura cp (conoscenza personale) da parte del certificatore.
Ma Conte non ci sta e fa sapere in una nota che farà ricorso al Tar, spiegando: “Siamo costretti a presentare questo ricorso per tutelare la libertà di espressione del voto dei cittadini di Palo del Colle. Personalmente sono convinto che il Tar riammetterà la lista. Del resto – conclude – ci sono 185 sottoscrittori, dieci in più di quelli previsti dalla legge, che hanno firmato la loro adesione e il loro sostegno davanti a un pubblico ufficiale per la presentazione della lista già dichiarando in qualche modo il proprio sostegno per il progetto amministrativo del prossimo quinquennio”.
I rifiuti da parte della stessa Commissione non terminano qui; contestata anche la presentazione della lista Domenico Conte Sindaco per via del simbolo presente, lo stesso accettato nelle amministrative del 2011.
“Si è trattato di un vero e proprio stupro alla mia e alla nostra identità. A quella di tutti i cittadini che in quel simbolo si erano e si sono riconosciuti scegliendo di dare a me come primo cittadino in grado di portare avanti il cambiamento di cui aveva e ha ancora bisogno” ha dichiarato Conte dopo aver apportato le dovute modifiche al simbolo.
Insomma una partenza fortemente ostacolata quella del sindaco uscente alle prossime amministrative di giugno che lo vedrebbe, qualora non dovesse vincere il ricorso al Tar, con una coalizione di sole tre liste. Ma Conte non demorde e chiosa: “Questo non fermerà la mia corsa per la riconferma del ruolo di sindaco di Palo del Colle”.