Intervista a Christian Neqrouz: “Non mi sento un calciatore ma un ragazzo che con molti sacrifici sta cercando di esserlo”

8066

Tanti sacrifici, una sola passione: il calcio. Christian Neqrouz, palese doc, centrocampista e nuovo acquisto nell’Under 15 di mister Armenise, si racconta a PalodelColle.Net con tutta la sua umiltà e i sogni di adolescente.

Domanda – Come nasce il tuo amore per il calcio?

Risposta – Secondo me sono nato con il desiderio e la voglia  di diventare calciatore. Già da piccolo chiedevo come regalo di compleanno o di Natale un pallone da calcio; quando me lo regalavano dormivo notti intere con il pallone o con le magliette da calcio addosso.

Domanda – Cosa significa per un adolescente barese indossare la maglia della propria squadra?

Risposta – E’ una bella sensazione. Per me è un sogno realizzato.

Domanda – Cosa prova un calciatore prima di entrare in campo?

Risposta – Il calciatore non deve assolutamente entrare con la paura altrimenti non è d’aiuto alla squadra e farebbe più male che bene.

Domanda – Qual è la tua giornata tipo?

Risposta – E’ una vita piena di sacrifici, per lo studio, gli allenamenti, la famiglia. L’anno scorso andavo ad Andria per allenarmi un paio d’ore ma stavo fuori casa circa quattro ore, poi tornavo e studiavo e la sera non uscivo.

Domanda – Progetti per il futuro?

Risposta – Vorrei fare il calciatore ma mi piacerebbe anche svolgere qualsiasi ruolo in ambito calcistico e spero che il liceo scientifico con indirizzo sportivo che frequento mi dia la possibilità. Mi piacerebbe allenare, essere un preparatore atletico. Mi piace questo ruolo.

Domanda – Quando si pensa a un calciatore si pensa a una persona fortunata. Tu ti ritieni fortunato?

Risposta – Sì, perchè il calcio è lo sport più praticato nel mondo. Ci sono moltissimi ragazzi che vorrebbero diventare calciatori ma per problemi familiari, economici, sociali non riescono ad entrare in società calcio professionistiche. Ma io non mi sento ancora un calciatore, solo un ragazzo che con molti sacrifici sta cercando di esserlo.

Domanda – L’essere figlio d’arte ti ha aiutato o penalizzato?

Risposta – Penalizzato perchè in tanti pensano io sia raccomandato.

Domanda – Come immagini la tua partita di esordio?

Risposta – Immagino innanzitutto che la squadra vinca e poi che io possa fare un goal.