Diventa sempre più frenetica la corsa alla poltrona da sindaco a palazzo di Città. A suon di comizi, incontri e agorà, i sei candidati si confrontano pubblicamente. Il primo dei dibattiti tra Conte, Minerva, Zaccheo, Cutrone, Colasuonno e Tullo si è svolto al Rigenera durante l’evento organizzato dal network PaloLive, alla fine del quale si è sottoscritto il manifesto Cambio ma non scambio: un impegno morale dei candidati contro il voto di scambio.
Un dibattito sui punti programmatici che ha messo in luce le strategie di ognuno.
Con cinque anni di esperienza in pubblico, Conte ha dedicato il tempo a disposizione a mettere in difficoltà i suoi avversari politici e ricordare quello che ha fatto nell’ultima amministrazione invece che sviscerare il suo programma. Strategia che ha ferito ma non affondato un veterano della politica come Vito Minerva (centro) ed una determinata Anna Zaccheo (centro sinistra) Calma e molto preparata Anna Cutrone (FuoridalComune), più emozionati ma sicuri di sé i neofiti Colasuonno (M5S) e Tullo (Palo Futura).
Tanti i temi affrontati, quasi tutti presenti nei sei programmi: sicurezza, rifiuti, recupero delle periferie, integrazione e multiculturalismo.
Mentre la coalizione di Minerva fonda il proprio programma sulla “sicurezza come base della coesione sociale”, Cutrone ha spiegato come sostituire a costo zero gli impianti di illuminazione del paese grazie alle Esco (Energy service company). E se da un lato Conte si è difeso dalle accuse di protagonismo, specificando come quasi tutta la sua vecchia squadra l’abbia seguito, dall’altro Colasuonno parla di democrazia partecipata, mentre Tullo dice di non “prendere esempio da nessun personaggio politico del passato ma di guardare solo al futuro”.
Unanime il parere di rivalutare il centro storico defiscalizzando le nuove attività commerciali così come sostenere le fasce più deboli e le associazioni. Ma se tutti parlano senza esperienza, Conte ammonisce: “i sindaci non sono i padroni assoluti dei comuni; ci sono tecnicismi che burocraticizzano i provvedimenti”.
Dirette le due candidate:
Zaccheo: “sappiamo che i cavilli burocratici siano alla base di un’amministrazione, ma perchè non cercare collaborazioni con esterni, ad esempio, per la rivalutazione del centro storico, collaborare con le Università”.
Cutrone: “Io personalmente seguo la scuola per stranieri, perchè l’integrazione passa attraverso la conoscenza della lingua. Alla mia associazione, dopo aver fatto un grande lavoro per organizzare corsi con il rispettivo materiale, sono stati chiesti dall’amministrazione 5 euro l’ora per usufruire di una sede di proprietà comunale. E’ possibile che un amministrazione invece di essere promotrice funga da ostacolo? In tal senso cercheremo di intercettare fondi per strutture che accolgano soggetti deboli”.
Minerva: “le associazioni sono alla base della crescita del Paese”.
Diversi invece i pareri sulla gestione dei rifiuti, argomento caro al sindaco uscente, sul quale non si è espresso.
Colasuonno: “Noi M5S abbiamo una proposta di legge secondo la quale il rifiuto diventa una risorsa grazie alla quale vi potrebbe essere uno sgravio fiscale a cittadino per un valore di mille euro in 4-5 anni”.
Tullo: “La vera problematica è insegnare ai palesi a differenziare. Già nel 2014 Palo Futura ha presentato un’interrogazione per gli eco punti alla quale non è mai stata data una risposta”
Cutrone: “Dal primo luglio ci vorrà controllo sul lavoro svolto dalla nuova ditta che si occuperà del porta a porta. Bisognerà incentivare il piano rifiuti zero, promuovere quelle buone prassi per il riutilizzo del rifiuto iniziale, sostenere le aziende agricole ad avere impianti di compostaggio”