Capita ormai raramente di trovare antiche tradizioni, come il mestiere del burattinaio, che con i suoi bizzarri spettacoli allieta bambini e adulti di tutte le età. Dal 10 al 21 maggio torna in piazza Diaz a Palo del Colle Alessio, un ragazzo che, con coraggio e dedizione, diffonde ancora l’antica arte del burattinaio. Dopo il grande successo avuto lo scorso anno, ed in onore di questo ritorno è stato intervistato dalla redazione di PalodelColle.NET
DOMANDA – Ogni sera proponete uno spettacolo diverso? Quali personaggi rappresentano burattini?
RISPOSTA – Sì, ogni sera proponiamo uno spettacolo diverso proponendo un vasto repertorio avente come personaggio principale Pulcinella. Ad esempio alcuni degli spettacoli sono: “Pulcinella e la festa di Santo catturato”, “Pulcinella e don Gennaro pittori di un morto vivo”, “Pulcinella asino per amore”, “Pulcinella e don felice in una scampagnata di due disperati”, “Pulcinella mago per amore”, “Pulcinella e la farina del diavolo”, “Pulcinella in amore, musica e paura”, “Pulcinella e i ladri in casa zoccoli”, “Pulcinella fratello sfortunato” e molti altri.
DOMANDA – Da dove è nata questa passione e da quanto tempo la coltivi?
RISPOSTA – Un tempo nella piazza del mio paese faceva tappa la compagnia di burattinai “Ferraiolo”. All’epoca ero una bambino come tutti, ma guardavo i burattini con un occhio diverso: mi innamorai e volli far diventare questa mia passione in lavoro. Con impegno ho preso in gestione una compagnia mia, nata nel 2012.
DOMANDA – Qual è stata la tua più grande soddisfazione?
RISPOSTA – In generale è quella di trasmettere allegria e divertimento durante le serate che organizzo. Attraverso i miei spettacoli cerco sempre di trasmettere una morale da raccontare.
Spettacoli antichi tramandati di generazione in generazione, che affondano le radici nel passato ma che hanno sempre qualcosa da raccontare nel presente, dove Alessio si cela, dietro un palco con pupazzi di stoffa e legno: non solo per far divertire ma anche perché c’è sempre qualcosa da poter insegnare, rendendo vivi i suoi stessi personaggi.