Il fetore e i guaiti avevano allarmato gli abitanti del quartiere. Oggi l’operazione delle forze dell’Ordine per liberare i quattro cani da un deposito lager in via Giotto a Palo del Colle. Era di aprile l’ordinanza del sindaco Conte per lo sgombero dell’immobile e la messa in sicurezza degli animali. Gli agenti della Polizia Municipale e i veterinari Asl avevano accertato lo stato di maltrattamento dei cani, costretti a vivere in un locale, al buio, senza aria. Il responsabile ha rifiutato l’ordinanza decidendo di non collaborare.
Oggi l’operazione coercitiva per la liberazione dei cani che ha visto impegnati di concerto la Polizia Municipale, i Carabinieri, il Corpo Forestale e il Servizio Igiene.
“Questa è flagranza di reato – spiega il maresciallo dei cc, Procopio – per cui il responsabile rischia una denuncia per maltrattamento di animali”.
Forzato la porta d’ingresso di ferro, le forze dell’ordine hanno trovato gli animali in condizioni raccapriccianti.
“Erano al buio, senza aria, nei loro escrementi – spiega il comandante della Polizia Municipale di Palo, Floriello – Secondo i veterinari, i cani sono malati. Ora li abbiamo ricoverati presso il canile di Terlizzi”.
Lieto fine per una storia che di lieto non ha nulla. Il maltrattamento di animali è un reato previsto dall’art. 544-ter del codice penale per cui “ chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5 mila a 30 mila euro”.