Aule gelide, caldaia non funzionante, fan coil che emettono aria fredda. E’ l’inaccettabile situazione della scuola primaria “Davanzati Mastromatteo” di viale della Resistenza. I piccoli ospiti, dai 6 agli 11 anni, sono costretti a fare lezione come se fossero all’aperto, indossando giubbotti, ma non basta. Le temperature rigide di questi giorni non lasciano scampo e sono sempre più i bimbi che si ammalano. Il paradosso dei paradossi è che quella sede è appena stata consegnata alla comunità palese dall’amministrazione Amendolara, dopo oltre un anno di chiusura perchè necessitava di lavori di manutenzione. Gli interventi, per un importo totale di 700mila euro, interamente finanziati, hanno riguardato prevalentemente l’aspetto sismico/strutturale, la manutenzione straordinaria “oltre ad alcune migliorie che renderanno più confortevoli alcuni ambienti”, così come scriveva in un post su Facebook il sindaco Amendolara a metà novembre. E se da un lato la responsabile scolastica si chiude in un silenzio assordante di fronte alle continue e giustificate proteste delle mamme, dall’altro c’è chi prende carta e penna e non le manda a dire. E’ Iris, frequenta la quarta elementare e scrive: “Egregia signora preside, vorrei sapere quando i termosifoni inizieranno a funzionare visto che ci siamo trasferiti da poco in questa scuola. Io e la mia classe vorremmo sapere quando saranno pronti perchè fa freddo e facciamo lezione con i giubbotti addosso. Attendo una sua risposta in merito”.
Risposta che attendono in tanti, che cerca di dare il sindaco con i suoi continui sopralluoghi ma che nessuno ha voglia di aspettare troppo visto che in gioco c’è la salute dei più piccoli. Ma soprattutto, le domande sorgono spontanee: perchè non contemplare la sostituzione della caldaia in quei lavori da 700 mila euro? Quali migliorie sarebbero state apportate se poi i bimbi sono costretti a studiare al freddo? Nell’era dell’efficientamento energetico come è possibile che al vaglio del responsabile tecnico non ci fosse proprio il sistema termico, il ripristino dell’impianto idraulico, la sostituzione della caldaia?
“Il finanziamento da 700 mila euro contemplava esclusivamente lavori riguardanti l’aspetto sismico/strutturale. Tuttavia al mio insediamento chiesi una mappatura delle caldaie e degli impianti termici delle scuole e non solo, che necessitano interventi. Ad agosto abbiamo destinato fondi per un totale di 55 mila euro alla sostituzione del corpo caldaia (composto da tre caldaie) nel plesso di viale della Resistenza. Il problema è un altro – spiega il primo cittadino raggiunto telefonicamente – e non è politico ma storico: in questo determinato momento c’è grande difficoltà a reperire materie prime e questo complica il tutto. Nel frattempo i tecnici della ditta intervengono tempestivamente quando la caldaia va in blocco per rimetterla in moto, stesso discorso per la manutenzione dei fan coil. Spero che la situazione si possa risolvere definitivamente, che si possa reperire tutto il materiale e sostituire il corpo caldaia nel periodo di festività natalizie. Nel frattempo si potrebbero trovare soluzioni temporanee per riscaldare gli ambienti più freddi ma questo non è di mia competenza”.