Sì alle Usca a Palo del Colle. A renderlo noto è la ASL di Bari: uno strumento cruciale per gestire al meglio la fase 2 dell’emergenza sanitaria. A Palo ci saranno dieci medici specialisti per coprire i distretti 1, 2 e 3.
“Sono medici e giovani motivati, con esperienze specifiche di assistenza territoriale maturate anche in altre regioni italiane, che saranno impegnati ad assistere anche a domicilio tutti quei pazienti che possono evitare l’ospedalizzazione. Obiettivo: il monitoraggio e la presa in carico dei pazienti COVID e dei relativi contatti, per contenere la diffusione del contagio, e nello stesso tempo, ridurre l’afflusso negli ospedali“.
“Abbiamo attivato 9 Usca (unità speciale di continuità assistenziale) per gestire questa fase dell’emergenza – dichiara il dg Antonio Sanguedolce – le unità speciali sono state distribuite sulla base di macro aree, in relazione anche ai pazienti sottoposti a sorveglianza epidemiologica. Sono stati reclutati complessivamente 72 medici, divisi tra medici di continuità assistenziale e liberi professionisti”.
“Sono entrate in azione le prime quattro unità speciali: a Palo, con 10 medici a disposizione per coprire i distretti 1, 2 e 3; ad Altamura, dove lavoreranno sette medici per coprire il fabbisogno assistenziale della popolazione residente nel distretto 4; a Grumo, con nove medici per i distretti 5 e 9; a Triggiano, con dieci professionisti per i residenti dei distretti 10 e 11. Il cronoprogramma della ASL si concluderà il 18 maggio con l’attivazione presso la sede dell’ex Cto di due Usca impegnate nel distretto di Bari (20 medici) e di una seconda unità nel territorio di Palo e Bitonto“.
Potrebbe anche interessarti:
Commissario Riflesso: “Ci vuole buon senso. Evitiamo di tornare alla fase 1”