Cosa succede quando lo schema di previsione di Bilancio non viene approvato in Giunta nei tempi previsti dalla legge? Arriva un commissario ad acta ed è quello che succederà al comune di Palo del Colle.
Per il sindaco l’errore è stato dei responsabili di servizio.
Ma cerchiamo di spiegare la vicenda con l’intervento dello stesso Conte in aula consiliare: “Ogni anno è previsto il rinvio di bilancio di previsione che, casualmente, quest’anno, non c’è stato, per cui la scadenza è rimasta al 30 aprile, cioè oggi. Questo ha messo in difficoltà gli stessi uffici già indaffarati con la predisposizione di bilancio di rendiconto. Ieri siamo stati costretti a convocare una giunta d’urgenza per recepire lo schema di bilancio di previsione che il dott. Laforenza, con i suoi collaboratori, ha dovuto predisporre nell’arco di due, tre ore. Un bilancio formale per assecondare la richiesta ministeriale. Il bilancio prevede delle tariffe a monte: mentre per Imu, Tasi e Irpef non c’è stata nessuna variazione delle aliquote, per la Tari ci siamo ritrovati ieri in giunta ad affrontare un aumento sostanziale rispetto alle tariffe dello scorso anno. Dopo un’analisi abbiamo notato che questi costi comunicati dal comandante Floriello erano fortemente cautelativi. Di fronte a questi errori la previsione di bilancio non poteva essere approvata. La Prefettura ha previsto l’arrivo di un commissario ad acta, senza l’aiuto dell’amministrazione, solamente per sostituirsi al potere della Giunta per l’approvazione dello schema di bilancio di previsione fermo restando l’approvazione in consiglio comunale nei 20 giorni successivi. Non ci vogliamo esimere dall’approvazione di Bilancio, ma non può prevedere aumenti della Tari perché non siamo in condizione di sostenere l’aumento di nessuna tariffa”.
Ma quali sono le cifre incriminate, quelle che hanno reso un bilancio di previsione inaccettabile tanto da subire un commissariamento?
I costi cautelativi, quelli arrotondati per eccesso per intenderci, sono di 1.105.000 di conferimento dei rifiuti in discarica e 1.089.000 di canone.
Il grande assente dell’ultimo consiglio comunale è proprio l’assessore al Bilancio Oronzo Panebianco dal quale ci si sarebbe aspettati maggiori delucidazioni. Per questo motivo, a margine di seduta, il sindaco dichiara alla stampa di auspicarne le dimissioni spontanee.