Cani segregati a Palo, Enpa “Non è finita qui, ora bisogna adottare. Non possono finire i loro giorni in canile”

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A seguito dell’articolo di Bari Quotidiano Italiano e all’intervento dell’Enpa (sezione provinciale Bari), la comunità palese si è stretta intorno alla vicenda di due abitanti di Palo del Colle che detenevano in casa più di 20 cani, i cui schiamazzi erano udibili giorno e notte. Una triste vicenda che andava avanti da fin troppo tempo. Ieri la loro liberazione: ma non finisce qui. Non possono finire i loro giorni in canile.

Noi di PalodelColle.NET abbiamo intervistato Daniela Fanelli, presidente dell’Enpa sezione provinciale di Bari e la prima ad aver messo piede ieri nell’abitazione-bunker.

DOMANDA – Cosa avete trovato all’interno della casa? 
RISPOSTA – Quando abbiamo aperto la porta i cani ci sono letteralmente saltati addosso, leccandoci. Sono dei cani veramente molto socievoli. Tuttavia le condizioni e gli spazi dove vivevano li hanno portati a livelli molto alti di stress. Immaginate che l’olfatto dei cani è molto più sensibile del nostro, e lì dentro l’aria era irrespirabile. Oltre questo erano ammassati tutti insieme… è come nel film Arancia meccanica. Un’esposizione continua a puzza, stress e buioSecondo la perizia della nostra educatrice, paradossalmente non ci sono cani aggressivi o irrecuperabili. L’atteggiamento aggressivo iniziale delle signore sembrava simile a quello dei cani che abbaiano perché hanno paura o sono spaventati. Anche loro hanno bisogno di aiuto, bisogna intervenire.

DOMANDA – Ora è tutto finito?  
RISPOSTA – Non è finito niente, ora si apre un nuovo capitolo quasi più importante rispetto a quello che abbiamo chiuso ieri. Ci vuole la cittadinanza attiva, abbiamo bisogno di persone che si rendano disponibili per tenere in stallo questi cani. Non voglio neanche considerare l’alternativa finale, cioè il canile.. perché non è una soluzione.

DOMANDA – In queste ore state chiedendo la possibilità di tenere “in stallo” questi cani. Quanti sono e quali sono le procedure? 
RISPOSTA – Al momento bisogna sistemare 16 cani, la mamma con i cuccioli verrà data ad una volontaria fidatissima. Per prendere in stallo un cane non c’è bisogno di un prerequisito preciso; tuttavia prima di darlo a qualcuno facciamo una visita a casa per verificare che il benessere del cane possa essere rispettato. Può capitare che questi cani non sopportino il guinzaglio e in questo caso possiamo intervenire noi con i nostri educatori. Tutti i cani adesso stanno eseguendo la profilassi veterinaria e la sterilizzazione. Non voglio illudere nessuno, siamo in estate ed è molto probabile che lo stallo possa durare da una settimana fino ad un mese o due. La gente purtroppo non adotta in estate, abbiamo fiducia che la situazione possa migliorare a settembreI cani potrebbero essere presi in stallo già da metà luglio. 

Al netto di tutte le polemiche che girano intorno a questa vicenda, adesso più che mai serve essere uniti per un bene comune: trovare finalmente una casa e una famiglia per questi cani.