Gonfio, riverso nel terreno, con metà volto tumefatto e irriconoscibile, legato ad un albero in modo che la sua morte fosse atroce, lenta e certa. Lo hanno trovato così gli agenti della Polizia Locale di Palo giunti immediatamente sul posto dopo una segnalazione di ‘maltrattamento di animali’. Il corpo esanime del grosso cane, probabilmente un boxer, è stato rimosso da una’azienda specializzata a spese delle casse comunali.
Ma chi lo ha legato? Perchè? L’animale, privo di microchip, ritrovato in una campagna in zona Petraro, indossava un grosso collare in cuoio, non era un randagio e neanche denutrito. Tante le ipotesi, soprattutto di maltrattamento e, mentre gli agenti della Polizia Locale svolgono tutte le procedure del caso, cercando di risalire al proprietario, noi chiediamo collaborazione a chi riconoscesse l’animale. Segnalare il presunto proprietario o colpevole denunciandolo anche in forma anonima. Maltrattare e uccidere un animale per la legge italiana è un reato penale che prevede anche la reclusione. Per la morale comune è un gesto aberrante. Per noi un uomo che uccide un animale rimane un codardo.