Calcio: un’altra domenica antisportiva. Le verità discordanti del Calcio Palo e Asd Acquaviva

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Ancora una domenica fatta di risse e accuse: a farne da cornice una partita di calcio dove in campo sono scesi odio e rabbia. Questa volta l’aggressione è stata subita da un giovane arbitro durante la partita Acquaviva-Palo del Colle. Non mancano i toni forti e le accuse da entrambi i fronti.

Noi di PalodelColle.net abbiamo intervistato il mister Trentadue della squadra Calcio Palo, già vittima settimane fa di un’aggressione fisica su terreno di gioco (https://www.palodelcolle.net/magazine/calcio-palo-un-pareggio-violento-il-mister-trentaduenon-possiamo-continuare-a-correre-rischi/).


DOMANDA – Ci sono stati di nuovo degli scontri, polemiche sulle partite di calcio. Questa volta chi ha subito l’aggressione?

RISPOSTA –
Questa volta l’attacco non è stato verso di noi ma verso l’arbitro. Ad un quarto d’ora dalla fine, siccome la decisione presa dall’arbitro non andava bene all’Acquaviva, lo hanno aggredito e hanno fatto invasione di campo. Sono entrati tre individui dagli spalti decisi a fargli male, oltre ai giocatori avversari che si sono scagliati contro. È chiaro che in quel marasma generale c’è stata una piccola rissa tra giocatori, fino a quel momento però tutta la partita è stata dura, spigolosa ma comunque, una partita di calcio. Fondamentalmente è stato tutto contro l’arbitro, da parte loro e da parte dei dirigenti in particolar modo. Un giocatore è stato espulso. L’arbitro è un ragazzino di vent’anni. Dopo sono intervenute quattro macchine dei Carabinieri, mentre noi  siamo stati fino alle sette lì perchè ovviamente l’arbitro ha voluto scrivere tutto e denunciare queste persone. L’unico mezzo che loro hanno per difendersi è fare una denuncia civile oltre che sportiva. Sui documenti è stato scritto che la partita è stata sospesa per invasione di campo e carica nei suoi confronti da parte della squadra locale. Al 99.99% dovremmo avere la vittoria della partita a tavolino.

DOMANDA – Non c’è tutela da parte della federazione?
RISPOSTA –
No, assolutamente. Per fortuna un nostro dirigente che era in panchina con me era vicino all’arbitro ed è stato bravo ad allontanarlo poichè sono entrati tre energumeni che se l’avessero preso, l’avrebbero massacrato. Sono partite ininfluenti, alla fine non valgono niente, ma ogni anno succedono sempre cose del genere. In questa categoria ci sono squadre che mettono in campo persone che non c’entrano niente con il calcio ed altre squadre che vorrebbero giocare veramente, ma gli viene negata questa possibilità. I referti  sembrano ogni anno dei bollettini di guerra. 

DOMANDA –  Ai ragazzi si sta dando un buon esempio di spirito sportivo?
RISPOSTA –
Assolutamente no. La squadra avversaria era composta da ragazzi di 22, 23 anni. Se fossero state persone più grandi, tra virgolette, si poteva assistere ad una partita un po’ più combattiva. Ma se già da questa età la metti su questo piano, non è una bella cosa. Quello che ha sferrato la pallonata all’arbitro era del 95, immaginate voi. Molto fanno anche i dirigenti che invece di insegnare determinate cose, insegnano la vittoria obbligatoria a qualsiasi costo.

Successivamente è stata fornita la risposta ufficiale dell’associazione avversaria: tutt’altra verità. Secondo l’Acquaviva i giocatori palesi sono stati antisportivi fin dal primo minuto e “mai e in nessun modo c’è stata aggressione al direttore di gara, nessun dirigente, nessun tesserato, tifoso o altra persone al momento dei fatti presente, è venuta a contatto con l’arbitro” e sono pronti a testimoniarlo con foto e video. Il comunicato ufficiale cerca di contrattaccare la squadra palese affermando che l’episodio di domenica “è il primo, a dispetto di chi invece per l’ennesima volta vive queste vicende. Se ci si trova spesso in queste situazioni, non si possono sempre vestire i panni delle vittime. Intelligenti pauca!”