La nostra rubrica sulla salute oggi tratta un argomento che interessa proprio tutti: l’influenza. Ad occuparsene la dottoressa Rosa Visceglie, farmacista dal lungo curriculum professionale e collaboratrice storica della Farmacia Porta Reale del dott. Giacomo Parisi.
Inverno-influenza: un binomio che, puntuale ogni anno, ci dà una preoccupazione in più.
Va da sé che l’organismo nei cambi di stagione faccia fatica ad adattarsi alle nuove condizioni ambientali; soprattutto in questo periodo in cui la temperatura si abbassa, le ore di luce solare diminuiscono, il sistema immunitario ne risente con conseguente abbassamento delle difese immunitarie e aumento del rischio di contrarre i classici malanni che la stagione ci porta. Tra questi, appunto, particolare importanza riveste l’influenza. È tra le poche malattie infettive che di fatto ogni uomo sperimenta nel corso della propria esistenza indipendentemente dallo stile di vita, dall’età e dal luogo in cui vive. L’influenza è una malattia virale, altamente contagiosa, causata da virus di tipo A, B, C in continua mutazione (ne esistono oltre 200 ceppi virali) che interessa principalmente le vie respiratorie. Ha evoluzione benigna nei casi non complicati (regredisce spontaneamente in 4-5 giorni), ha diffusione epidemica con picchi nei mesi invernali e un periodo di incubazione che va da 24 ore a 5-6 giorni.
Si manifesta con un brusco rialzo termico (>38°C) con almeno un sintomo respiratorio (tosse non catarrale, mal di gola, secrezione nasale) e almeno uno sistemico (astenia, dolori muscolari, cefalea, sensazione di freddo, malessere generale, inappetenza). Può dare luogo, talvolta, a complicanze importanti (ad esempio polmonite), più frequenti nei bambini, nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età o con condizioni a rischio quali diabete, malattie immunitarie, cardiovascolari e respiratorie croniche.
La trasmissione interumana del virus dell’influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Recentemente il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (ECDC) ha stabilito e valutato misure di protezione personali non farmacologiche utili per ridurre la trasmissione del virus e ha raccomandato:
1. lavaggio delle mani (in assenza di acqua con gel alcolici) fortemente raccomandato, rappresenta l’intervento preventivo di prima scelta ed è pratica riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità tra le più efficaci per il controllo della diffusione delle infezioni
2. buona igiene respiratoria (coprire naso e bocca con un fazzoletto di carta, che poi va eliminato, quando si tossisce o starnutisce)
3. isolamento a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale
4. uso di mascherine da parte di persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti ospedalieri.
L’influenza non ha una cura vera e propria, quindi ci si concentra sui sintomi utilizzando antipiretici e antidolorifici per febbre e dolori diffusi, decongestionanti per la congestione nasale, sciroppi mucolitici e così via. Mai utilizzare antibiotici (se non prescritti dal medico) perché non hanno alcun effetto sull’influenza in quanto causata da virus.
Si raccomanda di rimanere a riposo il più possibile per accelerare la guarigione, di bere molta acqua, spremute, infusi caldi ecc. per evitare la disidratazione dovuta alla sudorazione, di preferire cibi leggeri e caldi, di non far mai mancare frutta e verdura, di far arieggiare gli ambienti nei quali si soggiorna per evitare il ristagno degli agenti patogeni, di evitare possibilmente di sostare in luoghi caldi e affollati.
La più efficace strategia rimane la vaccinazione antinfluenzale. Il vaccino è indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia e viene offerta gratuitamente ai soggetti che per le loro condizioni personali corrono un maggior rischio di complicanze nel caso contraggano l’influenza.
Attualmente in Italia sono disponibili vaccini antinfluenzali trivalenti e quadrivalenti e la campagna di prevenzione andrà avanti fino alla fine di dicembre.
Il consiglio è quello di effettuarlo in questo periodo, quindi in tempo utile per sviluppare gli anticorpi che difendono dal virus. La protezione del vaccino, infatti, comincia due settimane dopo l’inoculazione e perdura per un periodo di 6-8 mesi, poi declina. Per questo motivo e perché i ceppi in circolazione possono cambiare, è necessario sottoporsi a vaccinazione all’inizio di ogni nuova stagione influenzale.