Come promesso torna a riunirsi il consiglio comunale dopo una pausa di 72 ore. Il punto all’odg che più volte ha creato malintesi e rinvii è quello sui debiti fuori bilancio, mal digeriti sia dalla maggioranza che dall’opposizione tuttavia approvati. Si tratta di una serie di contenziosi e richieste di risarcimenti, recenti e non, da parte dei cittadini all’Ente, sanciti da sentenze esecutive.
Voti contrari dell’opposizione per tutti i provvedimenti e Antonacci spiega: “La collettività viene oberata da ulteriori spese. E’ un problema politico, l’amministrazione deve capire quando fermarsi o andare avanti. A distanza di tanti anni il cittadino continua ad essere vessato. Bisogna avere rispetto della cosa pubblica”.
Intanto le cifre rimbombano nell’aula consigliare e pesano sulle spalle dei cittadini.
Circa 8mila euro più 3mila di spese legali al signor Paccione Domenico; circa 4mila euro all’Italtecno (contenzioso del 1991) più 18 mila di spese legali. Più recente l’oneroso contenzioso tra ente e la signora Festoni Perillo di circa 23 mila euro più interessi e spese legali, per un totale di 33 mila euro di risarcimento. A tal proposito il capogruppo dell’Udc, Rocco Guerra: “E’ la dimostrazione che nulla è cambiato. Una delle pecche di questa amministrazione è proprio l’incuria. Questi 33 mila euro potevano essere utilizzati per il rifacimento dei manti stradali”.
E ancora, l’Ente dovrà risarcire la signora Barbone per 4,976 euro; circa 14mila alla signora Alberga, più gli interessi, per un totale di 23 mila euro. L’ultimo provvedimento, che ha suscitato il maggior interesse bipartisan, è quello del risarcimento al signor Azzone per un contenzioso sull’edilizia popolare in cui, il comune di Palo del Colle da essere creditore, in appello viene condannato a restituire la somma percepita, 5,863 euro, più le spese legali.
Della Guardia (Fratelli d’Italia): “Vorrei che questo debito fuori bilancio vada al vaglio della prima commissione perché credo si debbano individuare responsabilità precise”.
Proposta condivisa dal consigliere di maggioranza Ansani e accolta dal consiglio.
Onusti e per questo rimandati più volte anche gli ultimi due punti all’odg. Approvata la richiesta del sindaco Conte di portare in Giunta la delibera sulla variante puntuale al Piano urbanistico generale. Più complesso l’odg sulla lottizzazione abusiva Sivilli acquisita al patrimonio comunale.
Conte: “Il Comune ha acquisito nel proprio patrimonio la lottizzazione abusiva di proprietà Sivilli sita sulla ss 96. Secondo l legge si dovrebbe ripristinare lo stato dei luoghi abbattendo gli immobili. La demolizione ha costi elevati (oltre un milione di euro) tutti a carico dell’Ente. Abbiamo chiesto alla Regione Puglia il possibile mantenimento dell’abuso edilizio. La risposta pervenutaci è che si possono mantenere gli immobili ma dovranno rientrare con una variante urbanistica, in una pianificazione del territorio, farla propria e conservare l’immobile dichiarandolo di pubblico interesse. Bisogna prendere una decisione e valutare con un tecnico il da farsi”.
Ma l’opposizione non ci sta a fronte della mancanza di una relazione tecnica e il consigliere Terlizzese condanna una superficialità disarmante del consiglio aggiungendo: “Dovrei approvare la genericità perché non ho uno straccio di relazione da parte dell’ingegnere. Su cosa dovrei esprimermi? Sul nulla”.
Più disponibile al dialogo il consigliere Udc Cassano: “Il problema è politico. Noi abbiamo le risorse per abbattere i manufatti? Conservandoli potrebbero essere utili al patrimonio comunale? Con una riqualificazione territoriale possiamo spendere meno e avere benefici? Se intraprendessimo una strada in tal senso violeremmo delle norme? Sono decisioni politiche. Approfondiamo la questione fuori dal consiglio, collaborando”.
Pindarici i voli del sindaco Conte che immagina la trasformazione di una lottizzazione abusiva in un patrimonio per il territorio, un contenitore culturale per giovani laureandi, punto di riferimento per i paesi vicini.
Intanto, in attesa di una relazione tecnica, il consiglio ha votato favorevolmente sull’esistenza di interessi pubblici e la conseguente conservazione degli immobili abusivi.