Effetto domino a Palazzo san Domenico. Dall’ultimo consiglio comunale pare che l’impero Conte si stia sgretolando sotto i suoi piedi. A prendere ufficialmente le distanze dal sindaco prima i Moderati e Popolari, poi il capogruppo di Forza Italia Antonio Amendolara. I primi hanno dichiarato di non condividere più le scelte politiche di Conte eletto alle amministrative del 2011 proprio grazie a voti rastrellati dal partito di Nicola Canonico, il quale, secondo quanto dichiarato dal coordinatore locale Onofrio Birardi “ non ha più fiducia nel primo cittadino di Palo del Colle”.
Ma il colpo di grazia pare arrivare proprio da un insospettato, da colui che per quattro anni è stato il braccio destro di Conte. Ma in campagna elettorale anche i miglior sodalizi si sciolgono e Amendolara in una nota alla stampa accusa: “Caro sindaco Domenico Conte, la tua campagna elettorale non mi piace. Mi riferiscono che parli alle mie spalle in particolare mi addebiti l’inerzia della tua amministrazione definendola blocco delle attività per causa mia. Eppure quando stiamo insieme elogi continuamente le mie doti professionali e politiche”.
A prima vista sembrerebbero scaramucce tra amici, seguite dallo sciorinare da parte del capogruppo di maggioranza di tutte le sue iniziative politiche, tra cui la variante Anas, l’acquisto di un bus per i ragazzi diversamente abili, l’abolizione della tassa Imu su suoli non ancora edificati (in allegato il comunicato integrale, ndr).
Poi però l’invettiva di Amendolara nei confronti di Conte diventa sempre più incalzante: “non mi piace neanche che tu da sindaco in carica eletto dalla nostra coalizione faccia campagna elettorale per una coalizione diversa. Hai scelto un candidato che credo non abbia tutte le carte in regola, per altro suocero di tuo fratello. Alla faccia del nuovo!”
Dopo lo scollamento dei Mep dalla maggioranza, le dimissioni dell’assessore Calamita, la proposta del consigliere Della Guardia di azzerare la Giunta e ora le accuse pesanti del consigliere Amendolara, cosa dobbiamo aspettarci? Si apre ufficialmente una crisi di governo a Palazzo di Città? Oppure in campagna elettorale tutto è concesso?
