I primi 100 giorni da sindaco. Intervista a Tommaso Amendolara

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Sono trascorsi i fatidici 100 giorni da quando il neo eletto sindaco, Tommaso Amendolara, si è insediato a Palazzo san Domenico. Eccoli raccontati in un’intervista a noi di PalodelColle.Net:

DOMANDA – come sono trascorsi i suoi primi 100 giorni da sindaco in piena pandemia?

RISPOSTA – Direi bene anche se a fine giornata c’è sempre qualche pensiero per non essere riuscito a fare tutto. Ho cercato, e continuerò su questa strada, di essere presente in ogni modo e, in accordo con tutta la maggioranza, di essere efficace nell’azione amministrativa senza trascurare il quadro epidemiologico determinato dal covid. Scherzando talvolta ho detto che ci vorrebbero due amministrazioni: una per la gestione dell’ente e l’altra per la pandemia. In questo momento storico le istituzioni locali stanno producendo uno sforzo senza precedenti per essere accanto a tutti i cittadini in difficoltà e per fare in modo che appena questo virus sarà sconfitto, perché sarà sconfitto, potremo tornare a vivere la città e i nostri spazi pubblici come mai prima.

DOMANDA – Come ha trovato le casse comunali?

RISPOSTA – Palo del Colle ha storicamente avuto una situazione finanziaria e patrimoniale solida. Questo è un merito di tutte le amministrazioni comunali e del personale dell’ente che ha correttamente gestito e allocato le risorse nel corso degli anni. Tuttavia, a causa del passaggio di consegne da una gestione commissariale ad un’amministrazione eletta, e della contemporanea assenza di un responsabile finanziario del Comune di Palo del Colle nel periodo dell’insediamento (da inizio ottobre a inizio dicembre), ci siamo trovati in una situazione di difficoltà senza precedenti: le voci relative alle entrate dell’ente erano pari a 0€. Abbiamo corso il rischio di uno squilibrio di bilancio ma grazie a tanto lavoro stiamo riallineando i flussi di cassa in entrata. Molti cittadini mi scrivevano di non aver ancora ricevuto le famose “bollette” che sono arrivate in ritardo in parte per i motivi che ho appena detto.

DOMANDA – La sua amministrazione si pone come continuum di quella Zaccheo o in qualche modo ne state prendendo le distanze?

RISPOSTA – L’attuale maggioranza conta molti esponenti che hanno fatto parte anche dell’amministrazione Zaccheo che sono sempre stati presenti in consiglio comunale per votare e sostenere quell’amministrazione anche quando il sindaco era dimissionaria. Penso di poter dire, senza smentite, che l’esperienza amministrativa della Zaccheo sia stata straordinaria (anche per una serie di coincidenze non fortuite) nella possibilità di cogliere finanziamenti e opportunità per il territorio grazie anche ad una squadra di volenterosi che hanno pensato quasi esclusivamente alla città e mai alle beghe, e che l’interruzione prematura di quel ciclo abbia determinato una condizione negativa per il territorio che dovremo provare a recuperare nel corso dell’attuale amministrazione. Devo dire, per amore di verità, che molte persone vicine mi avevano sconsigliato una candidatura a sindaco dopo una caduta prematura. Ma la voglia di ricominciare a lavorare per la città e un gruppo di donne e uomini che ha sempre creduto nel progetto politico sono state le motivazioni per “rischiare” il mio tutto per tutto. Su altri aspetti non si può rivendicare continuità e mi riferisco a limiti di esperienza amministrativa e politica, debolezze di democrazia e pluralità nei soggetti politici di maggioranza e talvolta scarsa volontà di mediare tra visioni legittimamente differenti.

DOMANDA –  Di solito nei primi anni di amministrazione si fanno le cose che “non si vedono”, ossia si presentano progetti, si approvano atti, provvedimenti, bilanci. Voi cosa avete di pronto?

RISPOSTA – Direttrice ci vorrebbe un “comizio” per rispondere in modo esaustivo. Dico 4 temi per esigenze di brevità e non annoiare i lettori:

1) Rafforzamento della macchina amministrativa che è allo stremo come numero di risorse in riferimento agli adempimenti obbligatori e alla portata del cambiamento che vorremmo realizzare;

2) Contrasto all’evasione tributaria che genera una serie di problemi a cascata insopportabili per chi paga le tasse e necessità di ulteriore efficientamento della spesa pubblica;

3) Ravvivare il centro città utilizzando contemporaneamente tutti gli strumenti nelle nostre disponibilità e possibilità;

4) Riqualificare le periferie e renderle più vivibili, verdi e sicure.

DOMANDA – Sono arrivate già le prime critiche. L’ex consigliera di Palo nel Cuore, Pina Vessia, in un post pubblico di qualche settimana fa vi accusava di aver distribuito lavori pubblici per affidamento diretto ad amici e amici di amici. Cosa risponde?

RISPOSTA – Che mi dispiace per il suo modo di intendere le istituzioni e che il tempo della campagna elettorale è finito. Aggiungo, rivolgendomi a tutti i cittadini e a chiunque dovesse rilevare qualsivoglia irregolarità procedurale, che sono disponibile a sporgere denuncia per tutelare la piena legalità e la massima trasparenza ma sarò anche rigido e inflessibile nel difendere l’onorabilità delle istituzioni del nostro Comune e delle professionalità che vi operano. Le istituzioni vanno spronate ma difese fino a prova contraria e questo dovrebbe valere, in primis, per chi ha avuto il privilegio e l’onore di rappresentarle.

DOMNADA – Energas. Una problematica sollevata tempo fa da Sel e Legambiente ora diventata una battaglia del centro destra e Lega. Come state procedendo?

RISPOSTA – Siamo partiti leggendo e studiando gli atti anche con la collaborazione di esperti in materia. Di fatto dal punto di vista amministrativo è un procedimento chiuso già dal 2018 come sanno bene tutti gli addetti ai lavori e sul quale solo se ci dovessero essere “difetti” ci sarà la possibilità concreta di rimetterlo in discussione. Su questa questione la maggioranza e l’opposizione hanno manifestato l’esigenza di approfondire e di conoscere gli atti e i relativi dettagli ed è quello che stiamo facendo.

DOMANDA – Come immagina Palo fra cinque anni?

RISPOSTA – Spero di riconsegnare al voto degli elettori una città diversa da quella attuale perché questo vorrà dire che qualcosa l’avremo risolta. Mi piacerebbe che questi anni possano essere importanti per far tornare tutti i cittadini a voler bene alla nostra città, a rispettarla e ad essere figli orgogliosi della propria terra.