“Sono mesi che studiamo come disporre gli alunni nel rispetto delle misure anti Covid, che studiamo le planimetrie, come scaglionare entrate e uscite, dividere cortili”. Ha rinunciato alle vacanze estive la dirigente scolastica Angela Buono affinchè l’Istituto comprensivo Mastromatteo-Davanzati, sia in regola, fra qualche settimana, con le direttive ministeriali per la ripartenza. Distanziamento e sanificazione degli ambienti. Sono questi i due requisiti fondamentali da rispettare perchè la didattica possa riprendere in sicurezza in tempi di pandemia. Nel frattempo sono arrivati anche i fondi da parte del Governo per l’adeguamento delle aule anti Covid: 2,4 milioni di euro per le scuole pugliesi di cui 110 mila a quelle di Palo del Colle, ma si è in attesa di altre tranche.
“All’ufficio tecnico del Comune ci hanno spiegato che quei fondi possiamo utilizzarli metà per acquisti e metà per interventi strutturali, non solo inerenti agli adeguamenti anti Covid, ma anche per rendere gli edifici più sicuri e stabili. Noi abbiamo optato per questi ultimi visto che abbiamo la necessità di rendere più sicuri i solai” ha spiegato a noi di PalodelColle.Net la preside Buono. Il problema tuttavia rimarrebbe un altro: l’inagibilità, causa lavori, di un intero plesso, quello di viale della Resistenza, che accoglie i bambini della scuola primaria. “Sono 11 aule da smistare: utilizzeremo i locali mensa, aule di altri plessi. Abbiamo chiesto delle pareti mobili insonorizzate che ci permettano di chiudere gli ampi spazi che i nostri edifici d’epoca hanno, ricreando altre aule. Stiamo lavorando tantissimo per i protocolli – aggiunge la Buono – e tanto dovremo lavorare per la sensibilizzazione delle famiglie. Abbiamo ricevuto fondi per i dpi anche se il Ministero ci ha già fornito mascherine e disinfettanti. Inoltre pur avendone già un po’ a disposizione, abbiamo fatto richiesta dei famosi banchi monoposto”
Una grande mole di lavoro alla quale dovrebbe partecipare anche il Comune di Palo, occupandosi, ad esempio, della sanificazione. Al momento nulla è stato fatto.
Per quanto riguarda l’incontro con le associazioni e i genitori de ‘La Scuola che vogliamo’ tenutosi nei giorni scorsi al Rigenera (https://www.palodelcolle.net/magazine/?s=la+scuola+che+vogliamo), la dirigente Buono si dice disponibile all’ascolto e alla collaborazione per una scuola migliore, puntualizzando però che “dal punto di vista metodologico e pedagogico faremo riferimento ai nostri insegnanti che hanno già una propria formazione e quella è. Per quanto riguarda invece la didattica outdoor siamo molto disponibili anche perchè abbiamo sempre abbracciato questa filosofia. Tuttavia ci sono dei limiti in periodo di pandemia: come trasportare gli alunni nei parchi, lo stato degli ambienti accoglienti, la presenza dei servizi, come ad esempio dei bagni, necessaria. Si potrebbe però rendere vivibili i nostri spazi all’aperto, piantumare alberi, far fare ai bimbi più attività fuori dalle aule. Io però ringrazio tanto l’associazione Genos – ha concluso la dirigente scolastica – perchè con loro ho sempre avuto una grande collaborazione”.
E alla domanda se gli insegnanti abbiano paura di ammalarsi, la Buono non ha esitato un attimo: “No. Ora no”.