“Lavoriamo per un unico obiettivo: Palo”. Intervista ad Anna Cutrone

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Nessuna dogmatizzazione della politica, ma solo una visione d’insieme per il bene di Palo. Che si parli di destra o di sinistra alla candidata sindaca, Anna Cutrone, del movimento civico Fuoridalcomune, poco importa! Lo dimostra la scelta di presentarsi a queste amministrative con i suoi antagonisti nel 2016 (https://www.palodelcolle.net/magazine/intervista-al-candidato-sindaco-anna-cutrone-movimento-civico-fuoridalcomune/). Così in un’intervista a PalodelColle.Net

 

DOMANDA – Nel 2016 si presentava come alternativa all’amministrazione Conte di cui diceva: “Non credo sia stato fatto nulla. Il libro dei sogni è rimasto un sogno nella testa di pochi. E’ un paese allo sfascio”. Oggi la ritroviamo coalizzata con Conte e i suoi sostenitori. Cosa è cambiato?

Nel 2016 il Movimento civico Fuoridalcomune non solo era una alternativa alla amministrazione Conte del 2011 , ma a tutta una mala politica che sino a quel momento aveva visto sempre i soliti personaggi manovrare le sorti del paese, portandolo ad un degrado senza precedenti. Conte nel 2016 si presentò da solo con un assetto totalmente diverso rispetto alla compagine che lo portò ad essere eletto sindaco nel 2011, una decisione forte, apprezzata dalla cittadinanza che lo portò ad arrivare al ballottaggio con Anna Zaccheo. Del resto anche il centro sinistra guidato dalla Zaccheo e che oggi si presenta tale e quale ,escludendo la stessa ex sindaca e i consiglieri Rocci e Vessia, ma addirittura con la presenza di coloro che nel 2016 andarono col centro destra, vedi i socialisti, e alcuni candidati storicamente di destra, oggi nelle fila di Palo popolare, ha dimostrato di non avere capacità amministrative e soprattutto che non è sufficiente dire siamo tutti di sinistra o siamo tutti di destra. Poi, all’atto pratico, è stato dimostrato invece che non vi era una visione comune. E’ durato solo due anni e mezzo, facendo subire alla cittadinanza due anni di commissariamento.

DOMANDA – Il movimento Fuori dal Comune in passato ha abbracciato politiche di centro sinistra, il suo elettorato è sempre stato un elettorato di centro sinistra. Oggi si presenta con il centro destra coalizzato in Regione con Fitto e la Lega. Come spiega queste manovre politiche?

Ho trascorso due anni in opposizione con Conte, Ansani e Dagostino, lavorando insieme e studiando gli atti con serietà e competenza, ne ho potuto apprezzare la professionalità, a differenza del csx, allora maggioranza, che non ha mai accettato un consiglio o accolto una proposta da parte della opposizione. Il Movimento civico Fuoridalcomune, come tutti i movimenti civici, nasce per il territorio e da sempre ha al suo interno diverse anime, che, però, hanno lavorato per un unico obiettivo, ovvero Palo. Nessuno può e deve mettere in dubbio i miei valori che sono e saranno sempre quelli della inclusione, della tutela del creato e della giustizia sociale, la mia vita ne è testimonianza e prova. Il progetto che oggi io rappresento è un progetto per Palo. Abbiamo avuto la capacità e la volontà di andare oltre le nostre radici ideologiche, ci siamo seduti e abbiamo messo nero su bianco le cose che vogliamo fare a Palo e sono veramente tante. Nessuna manovra politica. Ho puntato sulle persone e le mie liste sono la prova di quanto dico. Gente per bene, senza interessi, di diversa estrazione culturale e ideologica.

DOMANDA – Quali sono i punti qualificanti del suo programma?

Credo che il punto di forza del nostro programma sia soprattutto la concretezza e la pianificazione, ovvero ascolto dei bisogni, analisi delle criticità, individuazione delle potenzialità per poter mettere in campo azioni efficienti.

DOMANDA – In tempo di Covid tutto sarà più complesso. Avete pensato anche a questo?

Prima di tutto mi auguro che i tempi del necessario lockdown non tornino. Ma, in caso contrario, è necessaria una presenza, un punto di riferimento preciso per tutti e tutte che è sicuramente una amministrazione pronta a venire incontro alle esigenze dei cittadini. Purtroppo, abbiamo affrontato un periodo durissimo con una Commissaria che, in termini di comunicazione con la cittadinanza, ha dimostrato tutti i suoi limiti.

DOMANDA – Cosa era necessario fare nella legislatura precedente che non è stato fatto?

La precedente amministrazione è stata incapace di ascoltare l’opposizione e i cittadini rappresentati dalla stessa. Si è chiusa all’interno del palazzo e ha perso i contatti con il popolo. Non ha pianificato, ma ha rincorso finanziamenti senza una visione unitaria. Chiediamoci perché la percezione che ciascun cittadino ha di Palo è negativa? Perché quando usciamo di casa, non riusciamo a vedere la bellezza del paese? Secondo me perché occorrono quelle piccole, grandi cose che ci portano a dire “ Che bella Palo”. La cura del piccolo per guardare in grande. Questo è mancato. Non ha saputo capire quali fossero le priorità.

DOMANDA – Tre motivi per cui i palesi dovrebbero votarla

CAPACITA’ DI ASCOLTO CONTINUO DELLE PERSONE

CONOSCENZA DELLA MACCHINA AMMINISTRATIVA E DELLE NORMATIVE

MEDIAZIONE