E’ ufficiale: il Movimento 5 Stelle non concorrerà alle amministrative di Palo del Colle mentre Michele Palermo, attivista di spicco palese, decide di sostenere la candidatura a presidente della Regione di Antonella Laricchia con la lista Puglia Futura. A lui abbiamo chiesto il perchè di certe scelte:
DOMANDA – Il M5S non si presenterà alle amministrative. In tanti vi accusano di non essere riusciti a fare una lista nonostante i numeri e l’enorme consenso di cinque anni fa. Cosa risponde?
Innanzitutto grazie per avermi dato la possibilità di intervenire. Avrò così modo di spiegare meglio alcune dinamiche che hanno determinato questa scelta e per fare un po’ il punto della situazione sulla nostra realtà locale. La scelta di non presentarci alle amministrative di Palo del Colle non è stata facile ed è stata dettata principalmente dalla scarsa partecipazione cittadina al nostro progetto abbinato alla necessità di strutturarsi meglio sul territorio. In verità la lista era pronta e il candidato sindaco già individuato con una nostra consultazione interna, ma partecipare ad una competizione elettorale non è semplice come sembra. Come lei ricordava, già qualche anno fa abbiamo partecipato alle elezioni amministrative con un buon risultato, ma che non è stato premiante, infatti, per una manciata di voti, Arcangelo Colasuonno non riuscì ad entrare in Consiglio comunale. Di contro, in questa fase, assistiamo a centinaia di persone che scendono in campo, perché inseriti nelle decine di liste che si formano in campagna elettorale. Non è difficile però intuire che la gran parte non è pronta per la gestione della macchina amministrativa. Ecco, noi con un atto di estrema lealtà abbiamo ritenuto opportuno operare questa scelta impopolare oltreché sofferta, perché non pronti.
DOMANDA – Perché il M5S a Palo non riesce a diventare una realtà politica solida e strutturata?
Questa è una bella domanda (sorriso). Credo che ogni realtà locale abbia le proprie caratteristiche e i propri attori politici di riferimento. Nella nostra Palo quelle che sono le “forze civiche” hanno deciso di intraprendere altre strade, magari perché non si riconoscono totalmente nel Movimento a livello nazionale, anche se credo che l’elettorato di riferimento sia lo stesso. Basti pensare che in realtà molto vicine a noi come Noicattaro o Santeramo, amministrano i pentastellati. Ecco, lì forse questa simbiosi tra civismo e 5 stelle è avvenuta in maniera naturale e si è partiti con un progetto importante tale da portarli alla guida delle città.
DOMANDA – Il M5S sta cambiando dinamiche interne importanti, basti vedere l’ultima votazione sulla piattaforma Rousseau circa la possibilità di alleanze con partiti e la ricandidatura oltre i due mandati. Sta perdendo la propria identità omologandosi alle logiche partitiche spesso pericolose?
Il Movimento nasce come forza politica capace di dare risposte alla crisi politica degli ultimi anni. Ma come dice la parola stessa, siamo in continua evoluzione, dunque non mi sorprende che gli iscritti abbiano approvato queste modifiche che lo rendono apparentemente simile gli altri anche se, mi preme sottolineare, che i valori di riferimento quali l’onestà e la trasparenza rimangono la nostra stella polare. Tuttavia il vincolo dei 2 mandati decade solo per i consiglieri comunali mentre per i parlamentari e consiglieri regionali vige ancora. Sulla questione alleanze in ambito comunale in verità io non sono mai stato dogmatico, dunque vedremo nel futuro quella che sarà la collocazione migliore per l’intero gruppo di attivisti. Non escludo nulla, anche che si continui a camminare da soli, però con la speranza che nel futuro prossimo ci si possa strutturare meglio sia in termini numerici che di competenze.
DOMANDA – Lei ha deciso di candidarsi alla Regione sostenendo la Laricchia con una lista civica denominata Puglia Futura. Ci spieghi questa scelta.
È successo tutto durante il lockdown, eravamo nella fase cruciale sulla scelta se scendere in campo a livello amministrativo o percorrere altre strade. Sentiti gli amici attivisti e dopo un confronto con Antonella Laricchia e i nostri organi interni, abbiamo ritenuto fosse la scelta migliore vista la decisione di non concorrere più per Palazzo San Domenico. L’elettore palese che si recherà alle urne e vota Movimento 5 Stelle avrà modo di scegliere un candidato cittadino.
DOMANDA – Come potrebbe essere la Puglia a cinque stelle?
Di sicuro migliore di quella lasciataci in eredità da Emiliano. Ma anche molto meglio di quella che Fitto ha in mente. Dopotutto li abbiamo già visti all’opera e se si chiede al cittadino medio come funzionano sanità, trasporti, politiche del lavoro e gestione dei rifiuti la loro risposta non potrà che essere negativa. Il lavoro della candidata presidente Laricchia insieme alla squadra di consiglieri del Movimento 5 Stelle e della lista Puglia Futura, dove io sono candidato, non sarà facile. Lo vediamo anche in ambito nazionale. Molti pensavano che con noi al Governo i tanti problemi che bloccano il paese potessero essere risolti nel giro di poco tempo. Ma i tempi della politica sono lunghi e non è facile dare risposte a breve. L’importante è avere una visione prospettica e organica sul futuro della nostra Puglia. Dobbiamo interrogarci su cosa vogliamo diventare e su quali settori puntare oltreché efficentare i servizi che sono di competenza regionale, quali la sanità e i rifiuti. Molti parlano di turismo come settore trainante, ma sganciato dal comparto trasporti ad esempio non ha senso. Ecco, bisogna recuperare quella visione d’insieme che può dare slancio alla nostra amata Puglia.