Editoriale. L’attesa che distrugge!

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Il commissario prefettizio Rossana Riflesso attende una relazione dettagliata sul caso Siciliani dalla Asl. La Asl attende il risultato dei 400 tamponi effettuati lunedì. I palesi attendono che vengano presi provvedimenti concreti. La Siciliani spa attende che questa storia venga chiusa quanto prima. Il Covid-19 invece non attende nessuno, continua indisturbato nel suo contagio, silenzioso, fra i dipendenti di un’azienda ancora aperta e attiva, viaggia ad alta velocità, tra il silenzio di corridoi, il lamento degli animali, il terrore delle famiglie dei contagiati, l’arroganza di chi crede di poter comprare tutto.

Un’attesa che moltiplica le possibilità di contagio, lascia spazio a un nemico invisibile di attaccare anche il fragile Sud. E se si considera che il potente Nord lo ha sconfitto nel giro di poche settimane lasciando dietro di se migliaia di morti, la conclusione è agghiacciante.

Si attende mentre la gente inizia ad avere veramente paura. Ma che rumore fa la paura? Nessuno. Il silenzio. Quel silenzio inaccettabile di un Governatore che non si è ancora espresso su un cluster in un’azienda che, secondo quanto dichiara il titolare, darebbe da mangiare a mille famiglie. Mille famiglie. Eppure i tamponi effettuati sarebbero circa cinquecento. E il resto? Numeri importanti che fanno la differenza. Probabili positivi di cui non si saprebbe nulla almeno che non finiscano su qualche necrologio. E chi dimentica le decine di pagine di necrologi sull’Eco di Bergamo? Ad un certo punto non c’è stato spazio più sul quotidiano per i morti così come non c’è stato spazio più nei cimiteri. Dalla storia si dovrebbe imparare soprattutto se recentissima. C’è chi invoca la verità difendendo la correttezza di un’azienda nota sul territorio per il discutibile modus operandi, già prima che arrivasse il Covid. L’unica verità al momento è che ci sono 40 casi di positivi al coronavirus in un solo comparto dell’azienda. Non importa come sia arrivato. Quello che importa è che si è diffuso, a macchia d’olio. E’ evidente che qualcosa sia andato storto. Il dirigente Asl, Pasquale Drago ha parlato di probabile falla nel controllo dell’applicazione delle norme di sicurezza. E i racconti di alcuni dipendenti, quelli che non temono ritorsioni, che hanno coraggiosamente denunciato alla stampa, sono pieni di verità: tristi verità. Del resto, non ci vuole una laurea in virologia per capire che se il contagio si è diffuso esponenzialmente è perchè le norme di sicurezza e contenimento non sono state rispettate. A Pasqua il lavoro aumenta, i guadagni pure, e non importa che tu abbia la febbre, sia stanco e con la tosse, l’importante è macellare, macellare, macellare!

Sì, il Covid-19 è una furia, ma avevamo avuto il tempo per metterci al riparo. E le colpe ci sono. E’ inutile nascondersi dietro l’emergenza epidemiologica che ad alcuni tanto piace pronunciare. No. Le colpe sono di chi ha pensato che fosse immune dal Coronavirus, di chi ha pensato che indossare la mascherina fosse fastidioso, meglio portarla al collo, di chi ha avuto timore di chiedere la malattia sotto Pasqua, nonostante avesse febbre alta, e di chi non si è accorto che i dipendenti avessero febbre alta o non indossassero le mascherine. Le colpe sono di chi continua ad anteporre il dio denaro alla salute e non ha pensato per un solo istante, senza che nessuno glielo imponesse, di chiudere l’azienda e mettere in quarantena preventiva tutti i dipendenti. Le colpe sono di chi pensa ancora di poter comprare tutto, anche i tamponi, oltre al silenzio, ma che viene sbugiardato ufficialmente. La colpa è di chi non ha ancora capito che di fronte a una pandemia, è nulla. La colpa è di chi crede di poter decidere della vita e della morte non solo degli animali ma anche degli uomini. La colpa è di chi glielo fa credere.

Ora chi racconterà ai bimbi che da otto settimane sono chiusi in casa che forse non potranno uscire per altre otto settimane ancora perchè qualcuno non è stato abbastanza attento ma quello stesso qualcuno continua ad uscire e lavorare indisturbato? Chi glielo dirà che quel virus cattivo è arrivato anche qui?

Chi gli spiegherà cosa è successo da Siciliani spa?