Qualche giorno fa stiamo stati contattati da Gina Duryea, cittadina americana con radici a Palo del Colle. L’amore per il loro passato ha permesso di mantenere vivo il ricordo di una famiglia lontana. Ora però tutti i contatti stati persi con il tempo e a ricordare la propria discendenza ci pensa un albero genialogico, tenuto in costante aggiornamento dalla famiglia di Gina. La ricerca è ardua: si cercano parenti e famigliari con il cognome Amendolara e Tullo.
Il suo racconto comincia così:
“La mia famiglia è composta da me, mio marito Tom Coco e quattro figli: Mackenzie, Sebastian Francesco, Niccolo Dominic ed il suo gemello Sergio Dante. La nostra famiglia è emigrata in America nei primi anni del 1900. Continuiamo ad amare e onorare la nostra discendenza italiana, dal valore della famiglia fino all’amore per il buon cibo. Negli anni ottanta i miei nonni vennero qui in America. Si chiamavano Frank Di Giorgio e Fortunata Messina (morti nel 2009). I miei bisnonni erano di Palo Del Colle (i loro cognomi sono Amendolara e Tullo). Quando torneremo nel giugno 2020 ci farebbe piacere visitare le città che sono state dei nostri antenati e speriamo di poter metterci in contatto con qualche lontano cugino e far sapere della nostra esistenza.
Poi continua con la descrizione dettagliata dei parenti in comune alla sua famiglia.
“La mia bisnonna, Domenica Amendolara nacque intorno al 1895 dai suoi genitori Francesco Amendolara e Maria Tullo. I parenti di Francesco Amendolara (morto nel 1929 in America) erano: Arcangelo Amendolara e Maria Carbonetti. Maria Tullo (morta nel 1943 in America) era la figlia di Vito Tullo e Antonia Masillo (o Masiello). I fratelli della mia bisnonna Domenica erano: Maria Amendolara (del 1883), Arcangelo Amendolara (del 1885 e morto nel 1969 in America), Antoinette Amendolara (del 1888), Vita Amendolara (del 1890), Angelina Amendolara (del 1892), Nicoletta detta Coletta Amendolara (del 1898 e morta nel 1998 in America) e Vito Amendolara.
Ringraziamo tutte le fantastiche persone italiane che vorranno interessarsi alla nostra storia e alla nostra ricerca!“.
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