“Eravamo proprio sul famoso tratto che ha causato non pochi disagi in passato. Siamo stati fermi più di una mezz’ora e le comunicazioni con i tecnici del treno erano poche”.
Queste sono le parole di una ragazza pendolare che ha contattato la nostra redazione per denunciare l’accaduto. Non i soliti ritardi a cui tutti i pendolari sono fin troppo abituati, ma un’esperienza alquanto singolare.
“Posso capire l’agitazione di tutti, non è piacevole stare lì sopra come se fossimo sospesi. Questo tratto non mi è mai piaciuto perché è proprio quello dove il treno rallenta per poi procedere. Abbiamo ricevuto comunicazioni dai tecnici solamente dopo averli chiamati dall’interfono. In questi casi sarebbe gradito ricevere una spiegazione dagli altoparlanti, sarebbe stato rassicurante. Una signora si è sentita anche poco bene… la capisco”.
Il racconto prosegue.
“Arrivati a Bari Scalo siamo stati fermi ancora per una decina di minuti. Poi ci hanno fatto scendere, aggravando ulteriormente il ritardo già accumulato. Ha iniziato a piovere e ci hanno fatto rientrare nel treno. Ironia della sorte, il treno dal 13 maggio non ferma più a Bari scalo e c’erano i lavori in corso. Dopo un bel po’ di tempo abbiamo visto portare via un vagone del treno e finalmente ci hanno fatto risalire. Sono arrivata a Palo una decina di minuti prima delle 20, quando l’arrivo era previsto per le 18.47“.