Il primo cittadino Anna Zaccheo ha diffuso pubblicamente una lettera indirizzata a tutti i genitori, ai dirigenti degli istituti scolastici presenti sul territorio palese e ai responsabili degli asili nido e scuola per l’infanzia. La lettera, riportata qui integralmente, porta il titolo “Vaccinazioni, rispettiamo la legge“.
La lettera si apre così: “A pochi giorni dalla ripresa delle attività nelle scuole, negli asili nido e nelle scuole dell’ infanzia (per i bambini fino all’età di 6 anni) nel nostro Comune, sento il dovere di fare chiarezza su alcuni semplici concetti affinché tutti, genitori ed istituzioni scolastiche, ne siano correttamente informati. Per l’inizio dell’anno educativo 2018/2019, il Parlamento non farà in tempo a completare l’iter di modifica della attuale Legge n. 119 del 31 luglio 2017 (la cosiddetta Legge Lorenzin), secondo cui le dieci vaccinazioni (rese obbligatorie con il predetto provvedimento) costituiscono un requisito per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia. L’obbligo, per questo, rimane vigente, con le stesse regole dello scorso anno“
No alle autocertificazioni – “In base alla normativa attuale, quindi, per l’asilo nido e per le scuole dell’infanzia che inizieranno le loro attività tra pochi giorni, l’aver effettuato tutte le vaccinazioni obbligatorie in relazione al calendario vaccinale è condizione necessaria per poter accedere alle strutture educative e non si potrà autocertificare l’avvenuta vaccinazione“.
“È dovere dell’istituzione pubblica prendersi cura di una comunità e difendere la salute individuale e collettiva, in particolare di chi è più debole. Questo lo ribadisco in qualità di Autorità Sanitaria locale, responsabile della tutela della salute pubblica dei propri cittadini e soprattutto in qualità di medico; ritengo che i vaccini siano una fondamentale scoperta scientifica e vaccinare è importante poiché riduce la diffusione e il contagio e, soprattutto, salvaguarda i bambini a rischio, in particolare gli immunodepressi, da malattie che possono anche essere mortali come, ad esempio, il morbillo, e come la rosolia che, se contratta in gravidanza, può avere conseguenze devastanti sulla salute del nascituro. Sento il dovere di sensibilizzare tutti al rispetto della Legge dello Stato, invitando le famiglie dei bambini di età compresa tra zero e sei anni a presentare il certificato di avvenuta vaccinazione per l’ingresso a scuola, ribadendo che l’art. 49 del D.P.R. n. 445/2000 sancisce che “i certificati medici, sanitari […] non possono essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore” al netto della Circolare Ministeriale che, invece, eleva a principio generale l’autocertificazione in evidente contrasto con la norma generale, l’art. 49 del D.P.R. 445/2000, che anzi, ne vieta l’uso in tali casi“.
Verifiche puntuali sulle vaccinazioni registrate – “Se da una parte, quindi, l’aver effettuato tutte le vaccinazioni obbligatorie in relazione al calendario vaccinale è condizione necessaria per poter accedere alle strutture educative, da altra parte per la verifica del rispetto dell’obbligo è necessario che i dirigenti scolastici delle istituzioni del sistema nazionale di istruzione ed i responsabili delle altre scuole effettuino tempestivamente le verifiche puntuali sulla base dei dati relativi alle vaccinazioni registrate nell’Anagrafe Regionale dei Soggetti vaccinati della Regione Puglia, utilizzando il sistema informativo regionale denominato GIAVA (Gestione Informatizzata Anagrafe Vaccinale)“.
“Spero, davvero, che la ragionevolezza e il senso di responsabilità prevalgano su tutto e per questo vi invito caldamente a somministrare i vaccini ai vostri figli e a presentare tutte le necessarie certificazioni alle istituzioni scolastiche: per questo ho ritenuto opportuno comunicare e rendere consapevoli voi tutti, anche attraverso la programmazione di incontri con esperti“.
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