Come ogni anno accade, all’avvicinarsi del Capodanno, si riapre il dibattito tra tradizione e pericolosità dei giochi pirotecnici non classificati. L’anno scorso ne avevamo parlato in questo articolo, spiegando i danni che i fuochi d’artificio illegali hanno sull’uomo e sugli animali. Giovedì 28 dicembre è arrivata la comunicazione ufficiale dell’amministrazione per questo capodanno 2018. Il primo cittadino Anna Zaccheo attraverso l’ordinanza numero 33, dispone il divieto di “accendere, lanciare e sparare materiali pirotecnici e similari, al di fuori di quelli declassati e classificati giochi pirici, in luogo pubblico o di uso pubblico e nei luoghi privati da cui possano essere raggiunte o interessate direttamente aree e spazi ad uso pubblico“.
Come si può leggere dalle premesse, durante queste festività il mercato del commercio illegale aumenta di molto il suo fatturato, a discapito dell’incolumità dei consumatori: questi prodotti privi dei controlli di sicurezza, danneggiano non solo i cittadini (soprattutto i più piccoli), ma anche il commercio legale dei giochi pirotecnici certificati. Danni non solo all’uomo, ma anche agli animali che soffrono maggiormente il fragore dei botti. Tra le ragioni del divieto, anche una particolare attenzione per l’ambiente dal momento che le “detonazioni producono un aumento di polveri sottili, creando inquinamento atmosferico“.
La seguente ordinanza si riferisce al periodo che va “dalle ore 00,00 del 30 dicembre 2017 alle ore 00,00 del 7 gennaio 2018“. Particolare attenzione è rivolta ai ragazzi che, senza alcun controllo, comprano questi prodotti illegali, non curanti dei gravi rischi a cui vanno incontro. L’ordinanza infatti estende il divieto assoluto di vendita dei suddetti prodotti ai minori di 14 anni.
Per far rispettare questa ordinanza, il sindaco dispone che sono tenuti al controllo “la polizia locale, la stazione dei carabinieri e gli agenti della forza pubblica“.