AGGIORNAMENTO: L’amministrazione ha inoltrato il seguente documento alla Regione Puglia.
Dopo la gelata inaspettata di gennaio, dopo i mesi di siccità incessante, ieri le campagne palesi hanno avuto il colpo di grazia. Nel giro di mezz’ora numerosi ettari di terreno sono stati distrutti dalla forza della grandine. Il giorno dopo la tempesta si contano i danni. A mezzogiorno l’assessore Rocco Martino ha aperto un tavolo di discussione con le associazioni di categoria e agricoltori per stilare un verbale da inoltrare alla Regione Puglia. Verrà concluso domani alla stessa ora per consentire a tutti la partecipazione e completare la verifica dei danni.
Una ferita notevole: si parla dell’80% di danno sul territorio, con punte fino al 100%. Piegati dalla forza della natura alberi da uva, mandorlo e ulivo.
PalodelColle.net ha intervistato l’assessore Rocco Martino immediatamente dopo l’incontro con gli agricoltori.
Domanda – Dopo aver inviato il verbale alle Regione, quale sarà l’iter da seguire?
Risposta – “Mi sono già sentito con il vicepresidente della Regione puglia Antonio Nunziante che aspetta di ricevere il nostro verbale. Adesso stabiliamo l’entità del danno, invieremo il verbale alla Regione che a sua volta attiverà tutti gli strumenti adeguati per andare incontro alle esigenze degli agricoltori“.
Domanda – Com’è la situazione nei campi di Palo del Colle?
Risposta – “Siamo dovuti intervenire immediatamente perché la situazione è disastrosa. Anche se non è il momento, molti inizieranno a raccogliere i loro frutti onde evitare la marcescenza. Le aziende della nostra Palo sono messe in ginocchio adesso. Ci vorrà del tempo per riprendersi del tutto. Ci sono delle zone a ridosso della Villa delle Querce e dell’Auricarro distrutte al 100%, dalle foto sembra vedere la gelata di gennaio e invece siamo ad agosto“.
Un duro colpo inferto all’ agricoltura palese che, dopo un anno di sacrifici e difficoltà climatiche, non potrà arrivare al periodo di raccolta come aveva sperato. Dalle immagini la grandine si confonde con i frutti non ancora maturi, irrimediabilmente persi.