Bufera san Vincenzo de Paoli: Conte denuncia su fb, Fiore rasserena.

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Ha sollevato grande allarmismo il post pubblicato dall’ex sindaco Domenico Conte sul proprio profilo Facebook, indirizzato al suo successore, neo eletta Anna Zaccheo.

La denuncia, gravissima, è su quanto presumibilmente stia accadendo in queste ore alla Casa di Riposo san Vincenzo de Paoli: “Alcuni dipendenti/soci della cooperativa, nonché nostri concittadini, che attualmente lavorano presso la Casa – si legge nel post – si sentirebbero ‘costretti’ a rassegnare le proprie dimissioni dalla loro mansione attuale di contratto a tempo indeterminato full time, con la promessa di poter essere assunti da un’altra cooperativa con contratto a tempo determinato e part time. Gli stessi dipendenti mi riferiscono anche che, qualora non accettino di firmare le dimissioni entro la data odierna, perderebbero il posto di lavoro”. Inoltre Conte, sindaco sino al 19 giugno, chiede: “di conoscere la procedura pubblica di affidamento della nuova gestione, le motivazioni per le quali la cooperativa che attualmente svolge il servizio chiede il subentro di un altro soggetto economico e di comprendere chi e per quali ragioni stia ‘costringendo’ i dipendenti a rassegnare le dimissioni”.

A rasserenare gli animi e fornire spiegazioni il presidente della San Vincenzo de Paoli, Giovanni Fiore: “Il 21 giugno la cooperativa Feronia ha comunicato che avrebbe cessato la propria attività entro il 30 dello stesso mese, per motivi economici e conseguente mancanza di Durc. Il dl 50/2016, art. 36, comma 2 lettera A, ci permette, per ovviare repentinamente al problema, l’affido diretto ad una nuova cooperativa, quindi senza gara d’appalto, per un tempo determinato di 50 giorni. Per questo abbiamo chiesto all’ Isea di subentrare confermando lo stesso personale. In questa faccenda l’amministrazione san Vincenzo de Paoli non ha alcuna responsabilità, è solo un problema di cooperative”.

Tuttavia il presidente Fiore ci ha tenuto a specificare che “con la ex amministrazione c’è stata sempre collaborazione e che, da parte nostra c’è l’interesse di portare avanti il servizio per il bene dei nostri degenti, fermo restante la benevolenza del personale esistente che da sempre ha lavorato con amorevolezza e devozione”.