I ‘Taralli di Palo del Colle’ a marchio De.co. Intervista al presidente della Cna palese, Angela Cuscito.

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 I taralli sono probabilmente uno dei prodotti più visibili e acquistati dai palesi e non solo; la novità è che da adesso potranno avere  anche una denominazione comunale. Per la Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) locale dovrebbe essere i “Taralli di Palo del Colle”.  Pronta la proposta dell’associazione per i prodotti da forno sarà a breve sottoposta all’ apposita costituenda commissione. L’istituzione della De.co (Denominazione comunale d’origine) ha come obiettivo quello di tutelare e regolamentare la produzione e la commercializzazione di articoli alimentari che sono specifici del territorio palese. E i taralli, insieme all’olio d’oliva, sono certamente i prodotti nostrani più conosciuti fuori dal nostro territorio.

Il disciplinare definisce dettagliatamente gli ingredienti e le modalità di produzione (preparazione impasto, lievitazione, bollitura, cottura e confezionamento); tutta questa attenzione è giustificata dalla necessità che le aziende rispettino i parametri di qualità del tarallo palese marchiato De.co.

PalodelColle.net in previsione dell’avvio della denominazione comunale ha voluto approfondire la tematica con Angela Cuscito, presidente della Cna, che così in un’intervista:

 

DOMANDA – La decisione da parte del Comune di tutelare il tarallo palese appare un’ innovazione importante. Quante aziende palesi prevedete che inizieranno la produzione a denominazione comunale?

RISPOSTA –  Senza dubbio si tratta di un’innovazione che darà la svolta all’economia palese, non solo alle aziende produttrici di taralli, ma anche a tutte quelle che rientreranno nella filiera di produzione. Ad una prima fase iniziale aderiranno, allo stato attuale, cinque aziende produttrici di taralli (da noi rappresentate), ma siamo certi che le stesse faranno da pionieri e  riusciranno presto a coinvolgere anche tutte le altre. Appare difficile cambiare la mentalità, adeguarla ai tempi, ma confidiamo che i risultati raggiunti cattureranno l’interesse delle aziende attualmente non aderenti all’iniziativa.

 DOMANDA  – Attualmente quali sono i numeri della produzione e le aree dove il nostro prodotto viene richiesto particolarmente?

 RISPOSTA –  Difficile rispondere alla prima parte di questa domanda, in quanto purtroppo molte delle aziende produttrici non lavorano in modo “regolare”. Tanto è il nero e il sommerso in questo, come in altri settori produttivi, ma confidiamo nell’intervento di chi di dovere per regolarizzare le posizioni di tutti i produttori. In quanto alla seconda parte della sua domanda, posso dirle che il consumo dei taralli è ormai diffuso non solo nel nostro hinterland, ma in tutta Italia e in maniera sempre crescente in tutto il mondo. Un marchio che ci dia il valore aggiunto, appunto una De.co, può solo aiutare le aziende locali a distinguersi dalla massa delle aziende produttrici.

DOMANDA – Quali politiche commerciali possono essere pensate e realizzate per promuovere il tarallo palese, ad esempio cercando di coinvolgere i locali commerciali (bar, pizzerie e ristoranti)? 

RISPOSTA – Indubbiamente sensibilizzare gli esercenti al pubblico a diffondere la cultura del tarallo non è sbagliato ma non è l’unica cosa di cui ci sarebbe bisogno.Organizzare eventi fieristici, espositivi e di scambio della nostra cultura culinaria, aiuterebbe ad incrementare le vendite. Noi siamo gemellati con Biebesheim am Rhein in Germania….il gemellaggio non dovrebbe essere limitato allo scambio di soggiorno delle varie ambasciate, ma dovrebbe soprattutto contribuire allo sviluppo delle economie dei due paesi, facendo da ponte tra due realtà diverse: l’Italia e la Germania. Il gemellaggio è un esempio da cui si potrebbe iniziare, ma il marchio De.co sarà strumento di diffusione del prodotto e confidiamo che la commissione che si andrà ad insediare promuova tutte le iniziative istituzionali per facilitare la partecipazione dei produttori palesi  agli eventi di importanza rilevante.