Il Movimento Insieme per Palo solleva criticità in conferenza Aro Ba2.

912

A termine della conferenza stampa sull’Aro Ba2 che ha visto l’intervento dei sindaci interessati e la presenza del presidente del Cns (Consorzio nazionale servizi), Alessandro Hinna, è sbucata una voce fuori dal coro, proveniente dal pubblico presente. Una voce nota ai cittadini di Palo per il suo costante impegno nel sociale e il rispetto ambientale; la voce di Raffale Tamma del Movimento Insieme per Palo.

Tamma, che da anni studia l’intero piano industriale per la nuova gestione dei rifiuti, ha voluto ricordare ai presenti, qualora l’avessero dimenticata, qualche criticità nel progetto che potrebbe diventare un grosso limite. Il riferimento è a quanto ha dichiarato qualche giorno fa il presidente Emiliano in sede di udienza parlamentare, “cioè – ha spiegato il portavoce del Movimento Insieme per Palo – che attualmente non disponiamo ancora di siti utili alla raccolta dell’umido nelle quantità previste dai nuovi servizi”.

Rivolgendosi al presidente Hinna, Tamma ha legittimamente chiesto se “poichè gli obiettivi sottoscritti ne prevedono la presenza unitamente a funzionali centri comunali di raccolta, corriamo il rischio che detta mancanza costituisca motivo per il mancato raggiungimento degli obiettivi”.

L’attenzione poi è andata alla politica della premialità, carente nel piano industriale, “affinchè il cittadino possa sentirsi più direttamente interessato ad un ottimale conferimento del rifiuto. Riteniamo che questo tipo di preoccupazione sia legittima e non polemica, visto che gli oneri del servizio resterebbero comunque invariati, anzi potrebbero essere incrementati dovendo trasformare, al conferimento, un differenziato in indifferenziato. Bisognerebbe incentivare il recupero del rifiuto da parte di chi lo produce, con riferimento alle norme europee di responsabilità dei produttori, creando quindi un rapporto di incentivazione del cittadino e un invito al riuso invece della produzione, sia pur selezionata, del rifiuto”.

Dunque, riassumendo: nonostante i costi e gli ottimi presupposti per una raccolta differenziata tecnologica, innovativa e interattiva si corre il serio rischio che alla fine del ciclo non ci siano i siti idonei dove conferire il rifiuto (l’umido). Inoltre, si sarebbe potuto pensare alla politica del riuso, pensando al rifiuto in termini di risorsa e non di scarto.

Le problematiche sollevate da Tamma non hanno ricevuto risposta in sede di conferenza stampa. In definitiva potremmo dire che alle campane a festa di manager e sindaci il Movimento Insieme per Palo ha risposto con trombe reclamanti verità!