Colasuonno apre la campagna elettorale con Fico, Conca e Carriello.

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L’autorevolezza deriva dalle azioni rispetto alle parole. E noi del Movimento 5 Stelle facciamo i fatti. Prima ci tagliamo lo stipendio e poi votiamo la legge”. E’ andato dritto al sodo Roberto Fico, portavoce M5S alla Camera dei Deputati e presidente della Commissione di vigilanza Rai, nel suo intervento durante il comizio di presentazione del candidato sindaco alle amministrative di giugno, Arcangelo Colasuonno. Nessuna demagogia, clientelismo, retorica, promessa irrealizzabile, sprechi; solo fatti. E’ questo il messaggio del pentastellato che ha conquistato il suo pubblico.

Nei comuni si decide la nostra vita. ed è sempre nei comuni, quelli con le sedie vecchie e sgangherate che negli ultimi 40 anni hanno firmato cose terribili. Alla fine ci siamo fatti corrompere dentro e abbiamo iniziato a credere che la politica faccia schifo. Ma il Movimento 5 Stelle vi dice che la politica non fa schifo e noi non siamo uguali agli altri. Io per primo ho rinunciato al doppio stipendio che mi spettava, alle auto blu, ai benefit. Basta, non serve più questa prosopopea, questo modello è superato ormai. La metà dei nostri stipendi sono andati ai fondi per le micro imprese. Pensate se tutti i politici facessero questa scelta? Cosa aspettiamo a mandarli a casa?” E poi ancora La politica significa gestire il futuro. Questa piazza è troppo bella, questa Puglia è troppo bella, non ce la possiamo far scippare da quattro fetenti di imprenditori e quattro politici corrotti e d’accordo con loro. Sapete perchè il passato persiste? Perchè ci sono gli interessi. Il sindaco deve difendere la propria terra dalle lobby potenti e pericolose e se questo comune diventasse 5 stelle qui potrebbe succedere qualcosa di stupendo, come è successo a Ragusa dove abbiamo cacciato a calci nel sedere le lobby petrolifere”.

E sono la trasparenza e la democrazia diretta i cavalli di battaglia del programma pentastellato, così come ha spiegato Colasuonno: “Quando vivevo a Venezia mi chiedevo perchè la realtà fosse completamente diversa da quella del mio Paese. Penso che si debba cambiare così che i ragazzi, i miei coetanei, i vostri figli non debbano più decidere di andar via da Palo. Il nostro programma è stato elaborato con tanta pazienza e confronto con i cittadini. Vogliamo essere attivi sul territorio. Se entrassimo a palazzo san Domenico inizieremmo spulciando le carte, penseremmo a cose semplici come le aree pedonali, aree verdi, ripristinare l’assetto del manto stradale, creare sinergie con la gente. Siamo cittadini liberi che alle spalle non hanno nessuno se non voi”

Ed è ancora alla trasparenza e all’onestà che hanno fatto riferimento Mario Conca, portavoce M5S alla Regione e Francesco Carriello (Camera dei deputati).

Conca: “Non votare significa mantenere il sistema intatto. Non dobbiamo essere i mandanti morali di una politica che come minimo comune denominatore ha le parole spreco, illegalità, clientelismo. Basti pensare alla Sanità: il 118 è affidato alle onlus ma di onlus hanno solo l’acronimo. E’ inutile lamentarsi se non si ha il coraggio di cambiare”

Carriello: “Noi del M5S siamo incensurati, e crediamo nell’onestà e nella partecipazione. E’ su di noi che Palo può puntare per un cambiamento reale. Questi ragazzi sono ligi e hanno solo voi elettori dietro”.

Una serata terminata in pizzeria, come da tradizione, per l’autofinanziamento della campagna elettorale, in cui sono gli stessi deputati e candidati a servire ai tavoli. Un esempio di politica fatta tra la gente e con la gente che va oltre ogni forma di lucro e spreco, oltre quei politici che non chiamano la realtà con il loro nome, quei politici definiti dallo stesso Fico “truffatori semantici. Per loro le guerre sono missioni di pace, gli inceneritori delle aziende sono convertitori. Alle loro parole non corrispondono mai i fatti”.