Pesanti le accuse del capogruppo di Forza Italia, Antonio Amendolara, al sindaco Conte.
Una bomba ad orologeria, quella sulla gestione dei rifiuti, che ha provocato nell’ultimo consiglio comunale un duro scontro tra il consigliere e il primo cittadino. Ma non solo. Stando a quanto dichiarato da Conte, lo schema di previsione di bilancio non è stato approvato in giunta a causa di un errore di calcolo delle tariffe sui rifiuti commesso dal responsabile di servizio, “cifre cautelative”, come aveva spiegato il sindaco, da rivedere. Un inghippo che comporterà, molto probabilmente, l’intervento di un commissario ad acta al Bilancio.
Per Amendolara invece non esiste nessun errore ma una scelta voluta da Conte, quella di sottoscrivere il nuovo piano industriale per la gestione dei rifiuti Aro Ba2 che ha portato all’incremento dei costi a carico dei cittadini.
Così Amendolara in un’intervista a PalodelColle.Net:
DOMANDA – Cosa contesta a Conte?
RISPOSTA – Innanzitutto di non aver coinvolto il consiglio comunale al quale è stato presentato il progetto, a suo dire, immodificabile, già firmato dai sindaci. Noi lo abbiamo solo ratificato in consiglio ma non abbiamo partecipato alla stesura del disciplinale.
Nella delibera del 10/4/ 2014 spiego perchè questo piano non è del tutto accettabile e nello specifico sottolineo come lo spazzamento di 7 giorni ci costi circa 801mila euro. Inoltre il costo della campagna di coinvolgimento è di 41mila euro annui e durerà per tutti i nove anni di appalto.
Conte ha eccepito le mie osservazioni portando lo spazzamento da 7 giorni a 6 settimanali per un costo di circa 606mila euro. Ma il totale rimane sempre di 801mila euro perchè loro hanno scisso dal costo iniziale dello spazzamento quello della manodopera di appunto 606mila e quello degli automezzi di 195mila. Questi 801mila euro hanno determinato il costo generale dell’appalto.
DOMANDA – Tornando invece a quelle cifre che il sindaco ha definito in consiglio ‘cautelative’ e per cui non si sono potute approvare le aliquote Tari.
RISPOSTA – Sulla delibera delle tariffe si legge che alla Lombardi Ecologia va 1mln 89mila euro per 6 mesi, il contratto scade a fine giugno; nel secondo semestre va il canone al consorzio Cns, ossia chi si è aggiudicato l’appalto dell’AroBA2, per un totale di 1milione 334 mila euro. Da dove viene fuori questa cifra? Proprio dal contratto sottoscritto dal sindaco del nuovo piano industriale del costo di 2mln 668mila euro annui. Quindi addebitare al comandante Floriello o ad altri la responsabilità di conteggi sbagliati delle nuove tariffe è un falso autentico di Conte, la colpa è solo sua perchè questa determinazione è venuta fuori dal contratto da lui gestito e sottoscritto.
DOMANDA – Secondo quanto dichiarato da Conte da quelle cifre arrotondate per eccesso ci sarebbero dei costi di differenziata da togliere che non sono stati calcolati.
RISPOSTA – Il Comandante ha fatto un conteggio come sempre, ossia: tutti gli anni si producono circa 8mila tonnellate di rifiuti, fino a giugno sono 4 mila. A fine anno dovrebbero essere 8mila meno quella differenziata, circa un 20% calcolando il lavoro dell’Aro. Quel 1mln 334mila euro, quella cifra che lui dice cautelativa, è esattamente la metà dell’appalto contrattato proprio dal sindaco. Di qui il nostro disagio nell’approvare le tariffe Tari. In giunta si è deciso tutti insieme di bocciare un atto proposto dal sindaco.
DOMANDA – Quindi ci sta dicendo che quello non è un errore dei responsabili di servizio? Non è una cifra cautelativa come l’ha definita Conte in consiglio?
RISPOSTA – Assolutamente no e il comandante Floriello può confermarlo.
DOMANDA – Perchè allora il comandante non si è presentato in consiglio?
RISPOSTA – Loro sapevano che quel giorno il comandante era testimone a un matrimonio ma la data del consiglio non è stata spostata.
DOMANDA – E perchè l’assessore al Bilancio Panebianco non si è presentato?
RISPOSTA – Conte ha chiesto di relazionare personalmente su una questione proposta e bocciata da lui. Gli assessori sono dei collaboratori del sindaco il quale decide cosa fare. Ma la cosa più grave è che ad un certo punto del consiglio è scappato di fronte a un argomento che lui stesso aveva proposto e bocciato in giunta, facendo venir meno il numero legale. Questo è da censurare