In frantumi la targa dedicata a Domenico Guaccero

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Distrutta la targa in memoria del grande compositore palese Domenico Guaccero. Nato a Palo nel 1927 da Paolo e Anna Tricarico, è considerato uno dei compositori italiani più rappresentativi della Nuova Musica negli anni ’60 e ’70. Artista di profonda cultura musicale e umanistica, nel 1948 si diplomò in pianoforte a Bari e nel 1949 conseguì la laurea in Lettere. Nel 1950 si trasferì a Roma dove studiò armonia, contrappunto e fuga con Barbara Giuranna e composizione con Goffredo Petrassi, uno degli insegnanti di composizione più ‘illuminati’ nel panorama italiano di quei tempi. La sua fu una carriera ricca di successi, sacrifici, e ambizioni. In quegli anni, a Roma, si dedicò a una intensa attività di organizzazione e divulgazione nell’ambito della musica contemporanea: nel 1957 contribuì alla creazione dello studio di musica elettronica dell’Accademia filarmonica romana; diresse il Sindacato musicisti italiani, fondato da Petrassi; nel 1959 fu tra i fondatori della rivista Ordini. Studi sulla nuova musica, e diresse dal 1963 al 1968 la rivista Collage; nel 1960 diede vita all’associazione Nuova Consonanza. Nel 1965 costituì la compagnia del Teatro musicale di Roma insieme con Macchi, con il quale collaborò anche nella fondazione dello Studio R7 per la musica elettronica (1968), e dell’Istituto della voce (1983). Nel 1972 costituì con  Lombardi e  Curran il Centro per la musica sperimentale.

Dopo una lunga malattia, morì a Roma il 24 aprile 1984.

Lo storico e imponente palazzo Guaccero in via Aldo Moro a Palo fu venduto già anni fa e la targa commemorativa  affissa sulla facciata fu distrutta da subito.  Ma la fondazione Guaccero decise di installarne un’altra, non più sulla facciata ormai di altri proprietari, ma lungo il marciapiede dinnanzi all’edificio. Un onore per chi abita un pezzo di storia e per Palo che ha dato i natali a un compositore eclettico, all’avanguardia, riconosciuto da tutti.  Oggi però anche quella targa è stata distrutta. Non si sa come, perchè e se per mano di qualcuno. Si sa solo che il nome del grande compositore Domenico Guaccero invece di brillare su quello che è stato il suo palazzo giace per terra su una lastra di marmo in frantumi.