Minerva: ripristinare la sicurezza per la rinascita di Palo

1147

La sicurezza come punto di partenza per la rinascita economica e sociale di Palo. E’ questo il presupposto della campagna elettorale della coalizione di centro capeggiata dal candidato sindaco Vito Minerva che così in un’intervista a PalodelColle. Net:

DOMANDA – Quali sono i punti qualificanti del suo programma?

RISPOSTA – Il programma ritengo sia stato redatto in maniera tale da risolvere tutte le problematiche di Palo del Colle. Dei punti qualificanti non esistono perchè sono tutti importanti. Noi tocchiamo tutti i settori che vanno approfonditi e per cui vanno ricercate le diverse soluzioni. Ci occuperemo di sicurezza, occupazione, agricoltura, sport, ambiente e fasce sociali più deboli. Ci sono però delle emergenze da dover affrontare subito come la sicurezza. Palo è in mano alla micro e macro criminalità, un paese senza controllo, in cui non c’è un coordinamento tra Polizia municipale e Carabinieri, in cui la gente ha paura di percorre le strade a una certa ora, in cui si spaccia sotto gli occhi di tutti e alla luce del sole, circondato dalla prostituzione e dove personaggi poco raccomandabili circolano tranquillamente. Dobbiamo affrontare e risolvere tutto questo perchè la dove si vivesse in un paese più sicuro ci sarebbe la possibilità di avere investimenti, imprenditori, persone che si sentano garantite e creare maggiore occupazione.

DOMANDA – Cosa era necessario fare nella legislatura precedente che non è stato fatto?

RISPOSTA – Ritengo che nella scorsa legislatura, nonostante quanto proclamato in pubblica piazza dall’attuale sindaco Conte, non si sia monitorato e mantenuto tutto quello che era stato promesso. Alla base di una sana amministrazione devono esserci degli step, programmazione e pianificazione. Questo comporta il controllo degli obiettivi, cioè, se mi rendo conto che a metà dell’opera non ho realizzato nulla, mi devo fermare e capire le motivazioni che mi hanno portato a non fare quello che avevo promesso. La vecchia amministrazione è stata deficitaria un po’ su tutto, anche nell’ordinario. Ad esempio: i parchi e giardini sono ancora tenuti male, anche se in piena campagna elettorale si sta cercando di recuperare. La gente però si è resa conto che è soltanto uno spot pensato per la nuova tornata elettorale che non fa altro che offendere la dignità delle persone. L’amministrazione ha avuto di tempo 5 anni per poter realizzare il proprio programma ma non è stato realizzato assolutamente nulla. Basti vedere il manto stradale, l’illuminazione, i marciapiedi, la segnaletica, i quartieri abbandonati a se stessi, come Langilana, Madonna della Stella, Spirito Santo, Auricarro; i comitati di quartiere che non sono mai nati ed erano stati proclamati in campagna elettorale. La gente si sente abbandonata e per questo rassegnata. Io cercherò con la mia amministrazione di far tornare i cittadini a vivere in maniera piena la città e ad avvicinarsi alle istituzioni con un sindaco presente. Sì, sarò un sindaco tra la gente perchè i palesi vogliono il rapporto diretto, relazionarsi, conoscere, parlare delle proprie problematiche.

DOMANDA – Cosa farà nei primi 100 giorni da sindaco?

RISPOSTA – Subito sicurezza con il coordinamento delle forze di Polizia Municipale e i Carabinieri di Palo. Vorrò istituire il vigile di quartiere che è un punto di riferimento importante. Partendo di qui pensare poi a quelle soluzioni che possano permettere a imprenditori, non solo locali ma anche esterni di poter investire su Palo, creando occupazione attraverso, ad esempio, la valorizzazione del centro storico; favorendo con detrazioni fiscali artigiani del posto che possano sviluppare le proprie potenzialità, promuovendo prodotti tipici locali, come olio e taralli.

DOMANDA – Qualora si andasse al ballottaggio deciderete di allearvi con altri partiti?

RISPOSTA – Al momento non abbiamo nessuna intenzione di allearci con qualcuno.

DOMANDA – Crede che oggi a Palo si possa parlare di destra e di sinistra?

RISPOSTA – Ci sono più forze che un po’ confondono le idee dei cittadini. Quella che abbiamo costituito noi è una coalizione di centro.

DOMANDA – Centro destra?

RISPOSTA – Diciamo di centro, poi c’è qualche forza spostata più verso destra, ma per lo più sono forze di centro che appartengono al partito popolare europeo. Poi a Palo ci sono forze che si riconoscono non so in quale tipo di situazioni politiche perchè formate da liste civiche, quindi non si può definire in maniera precisa, e infine c’è una forza che si riconosce in una sinistra vera e propria che è quella che sostiene la candidata Zaccheo.

DOMANDA – Tre buoni motivi per cui i palesi dovrebbero votarla

RISPOSTA – Gli altri riconoscono in me onestà che dimostro quotidianamente con il mio lavoro di consulente finanziario. Responsabilità: sono una persona che porta a termine i propri impegni sempre. In ultimo ho una forma maniacale di programmazione: a determinate scadenze vado a monitorare se quello che è stato detto è stato fatto e, se è no, capire il perchè, rimediando. Il rischio altrimenti è quello di perdere di vista gli obiettivi prefissati.

DOMANDA – In conferenza stampa avete definito la vostra ‘la coalizione della moderazione’, ma di moderato c’era ben poco negli scontri in consiglio tra i consiglieri Amendolara, Guerra e Cassano, o nelle sue parole dei comizi elettorali del 2011 sempre nei confronti di Amendolara. Cosa è cambiato ad oggi?

RISPOSTA – E’ dialettica politica. Moderato non significa avere toni bassi. C’è stato uno scontro dialettico spesso acceso ma sempre nel rispetto reciproco. Il garante di tutto è la mia candidatura. Io non sono mai trasceso né entrato in polemiche fini a sé stesse. Sono riuscito a mettere insieme una coalizione con dei punti sui quali tutti ci siamo ritrovati. Ma colui che garantisce per questa coalizione, sotto tutti i punti di vista, gli impegni presi, è la figura del candidato sindaco nella quale ritengo le persone possano riconoscersi. Poi, se facciamo un po’ di storia politica noi partiamo dal centro destra, l’Udc ne era parte integrante; in seguito, per varie vicissitudini, scelte del vecchio segretario Casini, abbiamo subìto degli spostamenti. Ma noi partiamo dal partito popolare europeo in cui si riconoscono tutte le forze che si ritengono moderate.

DOMANDA – Eppure quello che vi si rimprovera è di essere un grande carrozzone programmato per rastrellare voti.

RISPOSTA – Sono offese gratuite. Non è un grande carrozzone ma abbiamo messo assieme partiti che hanno come punto di riferimento i valori del centro quali la famiglia, l’etica, la morale, la difesa delle fasce sociali più deboli. Non dobbiamo rastrellare voti, ma cerchiamo di assumerci le nostre responsabilità puntando a vincere queste amministrative e l’impegno che mi sono assunto è quello che, qualora dovessi diventare sindaco, da un secondo dopo mi metterei solo ed esclusivamente a lavoro per il mio Paese, in cui credo molto, amo e che mi ha visto crescere anche politicamente parlando, dove possano vivere i miei figli e dove vorrei lasciare un’eredità importante; in cui la qualità della vita sia degna dei tempi che viviamo ed è tutto quello che oggi non abbiamo anche per colpa di amministrazioni che non hanno fatto nulla.

DOMANDA – C’è un candidato sindaco che teme più degli altri?

RISPOSTA – Li temo tutti così come li rispetto. Ritengo che tutti abbiano possibilità di poter vincere le votazioni. D’altro canto sono convinto che se noi continuiamo a lavorare così come stiamo facendo, con persone preparate ad affrontare una campagna dura ma allo stesso tempo esaltante, alla fine possa vincere io.