Lo strano caso degli assessori Grieco, Alberga e Panebianco

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E’ da tempo ormai che a palazzo di Città gli equilibri politici all’interno della stessa maggioranza vacillano fino ad arrivare in campagna elettorale quando tutto è diventanto molto più chiaro.

L’ultimo consiglio comunale aveva lasciato intuire quali saranno i giochi politici, fatti di nuove e vecchie coalizioni.

Poco grave se non fosse che in tutto questo marasma di dissensi e nuovi consensi, gli assessori in carica Panebianco ( Bilancio), Grieco (Politiche sociali) e Alberga (Cultura) risultino più che mai latitanti.

Proviamo a fare chiarezza.

Il bilancio di previsione, non approvato in Giunta, sarà per questo commissariato. A prenderne le distanze in primis l’assessore al ramo che decide di non presentarsi in consiglio. Ma da lì a poco trapela, durante la presentazione ufficiale della grande coalizione di centro destra, il dissacordo da parte degli assessori in carica Alberga e Grieco nei confronti di scelte politiche e amministrative non più condivisibili.

Insomma coloro che attualmente ricoprono la carica di assessori al Bilancio, Politiche sociali e Cultura, hanno preso le distanze da un sindaco che non riconoscono più come il loro.


Allora la domanda è: perchè non si dimettono? Perchè non rinunciano alla loro carica da circa mille euro al mese? Perchè è tanto difficile abbandonare una poltrona in nome di una coerenza dovuta nei confronti di chi li ha votati, nei confronti dei cittadini palesi?

D’altro canto, allo stesso modo, ci chiediamo perchè il sindaco non rimuova dall’incarico di assessori coloro che evidentemente non si riconoscono più in una realtà politica e amministrativa.

Che ognuno faccia la propria scelta ideologica e politica è lecito, ma l’incoerenza di chi dovrebbe governare per il bene comune è inaccettabile.