Si chiama Annarita Saccente, palese, 12 anni, studia danza classica da 6, metodica e determinata. E’ lei il talento selezionato a Palermo, su centinaia di ballerini della sua categoria, per rappresentare l’Italia al Concours national de danse Dijon 2016. La Saccente è alunna della scuola di danza Giselle, fucina di grandi talenti: diplomati accademia del Bolschoj di Mosca, Scala di Milano, Teatro di Basilea, all’accademia nazionale di Roma. Da oltre 25 anni sul territorio palese, fondata e diretta da Gabriella e Maristella Pellegrino, la scuola fa ancora centro con la piccola Annarita che, il 5 maggio al Palazzo dei congressi di Dijon, ballerà una variazione tutta francese.
“Umiltà, lavoro e sacrificio” è per questo che la Giselle si distingue fra tutte, così come ci racconta Maristella “una ballerina non ha vita sociale, perché la danza richiede grande sacrificio e dedizione quotidiana. In compenso ti dà disciplina mentale e fisica. Ma non tutti possono insegnarla. Purtroppo in Italia non esiste una regolamentazione di questo mondo, per questo con l’Agis ci battiamo per l’istituzione di un albo dei docenti. Qui i bambini vengono seguiti da professionisti e medici”.
Quello che però ci colpisce di più e sul quale le docenti si soffermano maggiormente è l’umiltà, qualità fondamentale per una ballerina.
“Annarita è determinata, quasi glaciale. Per lei aver raggiunto questo traguardo significa semplicemente aver fatto bene il suo lavoro, senza arroganza o vanità. Nella danza non puoi fermarti – spiega Maristella – devi continuare ad allenarti, che tu sia allievo o insegnante. La danza diventa la tua vita e io non riesco ad immaginare la mia senza”
Ma cosa prova una ballerina mentre danza? Ci ha risposto Gabriella, professionista e insegnate di classico: “Siamo servi della scena. Ci doniamo completamente al pubblico raccontando attraverso il nostro corpo”.