Intervista al candidato sindaco Anna Cutrone (Movimento civico FuoridalComune)

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La nostra visione è quella della città che vorremmo, ma soprattutto che meritiamo di avere” così il candidato sindaco di Palo del Colle, Anna Cutrone (Movimento civico FuoridalComune) in un’intervista a PalodelColle.Net.


DOMANDA: – QUALI SONO I PUNTI QUALIFICANTI DEL SUO PROGRAMMA?

RISPOSTA: – Abbiamo messo su un disegno programmatico che veda Palo e i suoi cittadini al centro di tutto; che si occupi di ambiente, fasce deboli, di un’urbanistica non più rivolta solo ad un’ edilizia residenziale ma che crei servizi. Purtroppo a causa di una politica che ha voluto soddisfare esclusivamente i propri interessi personali questo paese è diventato un dormitorio, e la mancanza di servizi ha portato a un degrado che è sotto gli occhi di tutti. La nostra visione è quella della città che vorremmo, ma soprattutto che meritiamo di avere. I nostri sono i sì alla bellezza, alla cultura, alla partecipazione democratica di tutti i cittadini. Su questa cosa insisto molto perché per me è fondamentale un lavoro dove pubblico e privato siano insieme, dove i cittadini conoscano perfettamente quanto svolto all’interno di una amministrazione. Il cittadino è il nostro padrone, soltanto il popolo è sovrano. In questo stiamo lavorando. Il programma è un programma partecipato.


D. – COSA ERA NECESSARIO FARE NELLA LEGISLATURA PRECEDENTE CHE NON E’ STATO FATTO?

R. – Sarò dura: non credo sia stato fatto nulla e le poche cose fatte sono conseguenza di lavori iniziati nelle precedenti amministrazioni. Il libro dei sogni è rimasto un sogno nella testa di pochi, la realtà è diversa e sotto gli occhi di tutti. E’ un paese allo sfascio senza un minimo di organizzazione e progetto. Credo che chi si accingerà ad amministrare dovrà iniziare a fare tutto, dalla minima cosa alla più grande.


D. – COSA FARA’ NEI PRIMI CENTO GIORNI DA SINDACO?

R. – Una questione da affrontare subito è la questione della discarica Trappeto del Principe; non riesco a comprendere perché tutte le amministrazioni precedenti non abbiano avuto interessi per questa problematica. Sappiamo che è un argomento da affrontare immediatamente. C’è un avviso di garanzia per Conte, Viola, e Mugnolo e probabilmente il prossimo sindaco se lo becca immediatamente. Per questo è un problema da affrontare immediatamente, vedere la messa in sicurezza. So che esiste un progetto dell’ing. Carella ma bisognerebbe approfondire l’argomento e le procedure che non si conoscono. Poi, io ho un debole per piazza santa Croce che, ritengo, sia una delle più belle della provincia per cui impedirei di parcheggiarvi attorno con dei dissuasori. Il parco Le noci ha necessità di essere rivisto così come tutti gli altri , tra cui il nostro polmone verde Auricarro. Bisognerebbe rivedere la viabilità del Paese: alcuni punti nevralgici in certi momenti diventano impraticabili. C’è la questione illuminazione, perché Palo è un paese buio. Il problema randagismo da affrontare in concerto con la Asl. Tra le nostre priorità però ci sono le consulte, come strumento di comunicazione tra i cittadini e gli amministratori. Anni fa c’è stata la creazione di una consulta per il sociale ma poi fu completamente abbandonata. Quella per la sicurezza è fondamentale perché penso che una rete tra le varie forze, le associazioni, potrebbe realmente sopperire alle mancanze di un’amministrazione. La mia vita è sempre stata dall’altra parte della barricata, conosco certe dinamiche per cui è fondamentale che un’amministrazione finalmente usufruisca dei Piani sociali di zona (comparto Palo Bitonto) che sono ingenti. Si pensi che quello biennale 2014-16 si aggirava intorno agli 8mln e 500mila euro di cui, solo 5 mln sono stati impegnati ma, nella quasi totalità sono andati a Bitonto. L’amministrazione di Palo non si è fatta promotrice di alcun tipo di progetto e se consideriamo che il piano sociale di zona prevede un partenariato pubblico-privato potevano essere sicuramente interessate alla creazione di un progetto le varie associazioni. Questo è avvenuto a Bitonto e non a Palo. I fondi del piano sociale di zona possono essere utilizzati per creare centri diurni che servirebbero a togliere dalla strada ragazzi disadattati, arginando la microcriminalità. E’ un piano di sicurezza, in quanto si dà l’alternativa impegnando ragazzini quotidianamente togliendoli dalla strada. Tutti sanno che la manovalanza della criminalità è formata da ragazzini piccolissimi. Mi piace ricordare un esperimento fatto in due cittadine americane contro la criminalità: in una si sono utilizzate tutte le risorse economiche per la sicurezza nell’altra per il sociale. La criminalità è nettamente diminuita dove si dava l’alternativa ai ragazzi, dove si erano impiegati fondi ed energie per il sociale. La cultura funziona più della repressione.


D. – COME MAI HA DECISO DI FARSI APPOGGIARE DA UNA LISTA CIVICA E NON DA UN GROSSO PARTITO?

R. – Il movimento civico è il figlio di un gruppo di cittadini che ha deciso ad un certo punto di non starsene più zitti, di dire basta alle vecchie logiche della politica, mettendoci la faccia, e riappropriarsi di un territorio che non è più nostro. La naturale conseguenza è stato mettere su un movimento civico di cittadini, con i cittadini per i cittadini. Professionisti che in questi anni hanno fatto la politica nel senso di interessamento della polis, conoscenza del territorio. Noi conosciamo perfettamente il nostro territorio. L’andare da soli è una scelta dettata dal desiderio di creare un’alternativa, dire basta a tutto quello che non ha funzionato.


D. – IL RISCHIO PERO’ E’ QUELLO DI PERDERE UN’IDENTITA’ POLITICA E PARTITICA.

R. – La nostra non è una demonizzazione dei partiti ma una presa di coscienza. Nel momento in cui abbiamo capito che i partiti non hanno offerto al Paese quello che ci si aspettava, abbiamo deciso di intraprendere un altro percorso. L’impegno del Movimento civico FuoridalComune non terminerà a giugno ma continuerà ad essere pungolo per le prossime amministrazioni, qualora non dovessimo essere eletti.


D. – QUALORA SI ANDASSE AL BALOTTAGGIO DECIDERETE DI COALIZZARVI CON ALTRI PARTITI ?

R. – No, l’intenzione è quella di non coalizzarci.


D. – TRE MOTIVI PER CUI I PALESI DOVREBBERO VOTARLA

R. – A me non piace la parola nuovo perché molte volte dietro si nasconde il vecchio che più vecchio non si può. Noi siamo profondamente animati dalla passione per questo paese. Il nostro è un gruppo di persone competenti con anni di esperienze e capacità. Conosciamo il territorio perfettamente perché ognuno nel proprio ambito ha sempre lavorato nel Paese e questo nessuno può negarlo. Siamo persone credibili. La mia credibilità me la sono guadagnata in 50 anni di vita, non ho mai chiesto niente a nessuno, nessuno mi ha mai dato niente e non devo dire grazie a nessuno.