A Palo del Colle la banda ultralarga

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Arriva la banda ultralarga a Palo del Colle, uno dei 148 comuni pugliesi con infrastrutture in fibra ottica per favorire il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda digitale europea. Grazie a questo importante progetto, l’88% del territorio regionale sarà raggiunto dalla rete Ngan (Next generation access network) ad altissime prestazioni. Entro il 2016, la Regione Puglia sarà una delle più avanzate realtà italiane con soluzioni tecnologiche di nuova generazione.

E mentre c’è chi ritiene che la diffusione della banda ultralarga sul territorio regionale permetta e migliori l’erogazione di servizi on-line per i cittadini e le imprese, la diffusione dell’informazione, l’inclusione dei cittadini nella vita amministrativa regionale, l’adozione di nuove tecnologie a supporto dell’innovazione e del cambiamento nel campo sociale, sanitario ed economico, l’urlo della comunità scientifica è chiaro e allarmante: “La diffusione della banda ultralarga comporta seri danni alla salute nonché gravi rischi per la specie umana, compromettendo la capacità riproduttiva, le capacità neuro-cognitive e la conservazione del genoma”. E’ quanto scritto in una lettera aperta della task force sui campi elettromagnetici indirizzata a Governo e Parlamento. E ancora: “Nell’ultimo decennio si sono profusi gli appelli da parte della comunità scientifica per l’adozione di limiti di sicurezza più restrittivi. Quelli attuali sono obsoleti perché tengono conto solo del riscaldamento prodotto dal campi elettromagnetici (effetti termici), mentre importanti effetti biologici avvengono anche per esposizioni a campi elettromagnetici deboli, a livelli non termici. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha classificato nel 2011 la radiofrequenza come ‘possibile cancerogeno per l’uomo’ in classe 2B e nel 2014 nuove pubblicazioni scientifiche suggeriscono una classificazione maggiore: uno studio italiano propone di considerare la radiofrequenza ‘probabile cancerogeno per l’uomo’, uno studio svedese e uno francese propongono la classificazione come ‘sicuro cancerogeno per l’uomo’.

Il problema del conflitto di interessi nella ricerca scientifica e nelle agenzie di salute pubblica condiziona pesantemente le conoscenze sui campi elettromagnetici ed è indispensabile selezionare solo gli studi indipendenti per avere delle valutazioni del rischio efficaci”.

“Questi piani di sviluppo rischiano di far aumentare in modo esponenziale tutta una serie di patologie tumorali e neurodegenerative correlate all’esposizione continuata alla radiofrequenza, con un rischio più significativo per i più giovani dal momento che gli effetti nocivi dell’esposizione ai campi elettromagnetici si accumulano nel tempo, sostiene Fiorenzo Marinelli, ricercatore Cnr Bologna.

Netta la posizione anche dei comitati No-Antenna Selvaggia, No-Muos in Sicilia e delle associazioni malati di Elettrosensibilità: “Siamo per lo sviluppo delle tecnologie digitali purché avvenga nel pieno rispetto della salute”, dice Giuseppe Teodoro portavoce romano.

Nonostante le 12.794 firme raccolte in poco più di due mesi, sono state approvate le attività di realizzazione del Programma di interventi per lo sviluppo della Banda ultra larga (Bul) nella Regione Puglia previsto dal Progetto strategico per la Bul approvato dalla commissione europea nell’ambito dell’accordo di programma siglato tra il Mise e la Regione. L’investimento complessivo è di 95.068.000,00 di euro. Di questi, 61.728.411,35 sono della Regione Puglia, mentre 33,3milioni sono il cofinanziamento garantito da Telecom Italia, operatore che ha vinto la gara d’appalto attivata dal Ministero dello Sviluppo Economico attraverso Infratel Italia. L’infrastruttura Bul interesserà 148 Comuni pugliesi, 547 istituti scolastici e sedi della pubblica istruzione, 113 sedi di pubblica amministrazione centrale (Istituti di ricerca, sedi INPS, Ministeri, ecc.), 278 sedi pubblica amministrazione locale (comuni, comunità montane, consorzi, enti a struttura associativa, polizia municipale, province, ecc.), 42 sedi di strutture ed enti sanitari (ospedali, asl, ecc.), 185 sedi delle forze armate. L’intervento si rivolge quindi a circa 2,7 milioni di abitanti, attraverso la posa di oltre 5 mila chilometri di fibra ottica.


Intanto a Palo si continua a scavare.