Un cammino spirituale attraverso le bellezze della via Francigena del Sud. E’ questo l’ambizioso progetto di tre amici trentenni: Claudio Focarazzo, Angelofabio Attolico e Onofrio di Lorenzo. Grazie alle loro conoscenze maturate in ambito accademico, i due archeologi e lo storico hanno deciso di dar vita al Cammino Materano, tracciandone il percorso dalla Basilica di San Nicola di Bari alla Cattedrale della Madonna della Bruna a Matera. Al momento i giovani studiosi, fondatori dell’associazione ‘In itinere’, stanno lavorando alla stesura della guida cartacea che conterrà tutte le informazioni (strutture ricettive e di ristorazione, beni culturali, farmacie, fontane etc.) necessarie al viandante. Alla guida inoltre, sarà associata un app gratuita che permetterà di seguire i tracciati GPS.
“Il Mezzogiorno – spiega il palese Claudio Focarazzo – a differenza del Centro-Nord, non può contare su nessun percorso attivo: la via Francigena del Sud, dal Lazio in poi, è impercorribile a causa di un tracciato poco adeguato e dall’assenza dei servizi specifici per i pellegrini”.
Il Cammino Materano come quello di Santiago, alla scoperta della spiritualità interiore e di tutte le bellezze storiche, culturali ed enogastronomiche del Sud. Il progetto, presentato in quasi tutti i Comuni-tappa ha suscitato grande interesse da parte delle amministrazioni, strutture ricettive, associazioni locali e cittadini.
“Lo scopo principale – chiarisce il giovane archeologo palese – non è quello di portare sul territorio un numero elevato di consumatori, bensì di proporre attraverso la viabilità lenta (a piedi, in bici o a cavallo) un nuovo modello di turismo, destagionalizzato, ecosostenibile e responsabile, che permetta di valorizzare quelle zone della Puglia interna, come la Murgia, normalmente non interessate dai circuiti del turismo tradizionale. Si tratta quindi dell’esatto sovvertimento del concetto del turismo ‘mordi e fuggi’ che distribuisce ricchezza solo nei centri di maggiore attrazione. Viaggiando a 4 km l’ora – conclude Focarazzo – il viandante potrà entrare in contatto con la vera essenza del territorio, intesa come storia, enogastronomia e ospitalità. Poiché il Cammino Materano è percorribile in una settimana, i pellegrini avranno bisogno di trascorrere almeno 6 notti lungo il percorso: ciò comporterà un aumento per la ricettività degli alberghi, b&b, pensioni, agriturismi, masserie e soprattutto per gli ostelli, una tipologia molto amata ma del tutto assente sul nostro territorio”.
Non più solo mare e Salento ma questo tipo di turismo mira al recupero di una dimensione più esistenziale, attraverso ritmi rallentati, lasciandosi alle spalle la frenesia, i rumori, lo stress quotidiano. La riappropriazione del tempo e dell’umanità attraverso la lentezza, le parole e i silenzi densi di significati, la solidarietà, la conversazione e la generosità; la scoperta della Bellezza interiore ed estetica.