Arriva l’Imu sui terreni agricoli. Si paga entro il 16 dicembre

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L’ultima novità in materia di tasse è l’Imu sui terreni agricoli.

Il governo con un solo colpo ha annullato tutti i benefici di un decreto del 1993, che invece ne stabiliva l’esenzione, fissando che ora in avanti si dovrà pagare l’imposta. Finora erano esclusi dal pagamento dall’imposta tutti i proprietari di beni che si trovavano nelle zone montane ma da quest’anno non sarà più così. Resteranno completamente esenti solo i proprietari di terreni nei Comuni a oltre 600 metri di altitudine.

I proprietari di terreni agricoli che non hanno mai pagato si troveranno quindi a versare l’imposta, ed inoltre il versamento dovrebbe avvenire con un’unica soluzione il 16 dicembre. Ci sono dunque venti giorni di tempo per mettersi in regola.

L’esenzione parziale è prevista per quei terreni posti tra 281 e i 600 metri: si pagherà solo su quelli posseduti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali. Pagamento completo dell’Imu, invece, sui terreni agricoli per tutti i proprietari nei Comuni al di sotto dei 281 metri.

Secondo il decreto l’esenzione Imu per i terreni è destinata a rimanere – in Italia – solo in 1.578 Comuni rispetto ai 3.524 di oggi; ben 2.568 avranno invece l’esenzione parziale. Il provvedimento approderà in Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni. La soluzione allo studio del Governo sarebbe quella di versare entro il 16 dicembre un conto «provvisorio», da conguagliare poi il prossimo anno sulla base di parametri più precisi.

Come si calcola l’ Imu sui terreni: la base imponibile si ottiene applicando al reddito dominicale risultante in catasto, rivalutato del 25%, un moltiplicatore pari a 135, che scende a 110 per i coltivatori diretti e gli IAP (imprenditori agricoli professionali), che hanno anche la franchigia. Rimangono esenti i terreni a immutabile destinazione agro – silvo – pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile.